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Torino: ultima chiamata, ma devi osare!

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L'editoriale di Gino Strippoli / I granata contro il Genoa per una vittoria scaccia-crisi
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Il Torino oggi affronterà la terza squadra in classifica della Serie A, ma si sa che quando i granata affrontano il Genoa spesso escono vittorie e prestazioni importanti. Già, servirà una performance maiuscola per sconfiggere i rossoblù e scacciare una crisi di gioco, di vittoria e soprattutto di identità.

Contro l'Empoli, il Torino ha completamente perso la sua identità di gioco, con azioni approssimative e soprattutto con un centrocampo inesistente. Ma il Toro delle ultime giornate non può essere il vero Toro, e i risultati non possono dare la giusta realtà di questa squadra che ha sicuramente qualità tecniche più importanti rispetto a ciò che può sembrare. Però - c'è sempre un però - per essere competitiva, a questa compagine allenata da Ventura manca qualità a centrocampo e in avanti. Ciò è sotto gli occhi di tutti, tifosi e società. Occorrerà correre ai ripari: ma vere cuciture di questo cappotto granata che si è sfilacciato vistosamente dopo le partenze di Immobile e Cerci, ma soprattutto dopo i flop (che nessuno avrebbe immaginato di Nocerino e di El Kaddouri). L'ex rossonero doveva essere il fiore all'occhiello del centrocampo granata per questa stagione ed invece si è rivelato un peso di ingaggio e nell'organico non indifferente, mentre l'ex Napoli doveva dare conferma della qualità fatta vedere lo scorso anno. Non mi soffermo a commentare le situazioni di Barreto e Larrondo...

C'è da rimettere in piedi e raddrizzare una stagione che, a parte il risultato fin qui soddisfacente in Europa League, non sta andando per il verso giusto. Occorre, quindi, operare bene sul mercato senza sbagliare un colpo ma soprattutto bisognerà ritrovare quella concentrazione per arrivare di nuovo alla vittoria e allontanare lo spettro della Serie B.

Vedere battagliare il Torino vorrebbe dire far ritrovare l'entusiasmo tra i tifosi, in questo periodo davvero molto delusi e demoralizzati. Viene a pennello la partita di oggi pomeriggio contro la squadra di Gasperini. I ragazzi rossoblù hanno trovato una continuità di risultati che li han fatti volare in campionato come non si ricordava da oltre 15 anni. Una vittoria e una prestazione importante dei granata servirebbe anche a ritrovare serenità e quella sicurezza perduta da tempo.

E' un Genoa che si presenterà all'Olimpico di Torino senza due pedine fondamentali: Perin e Perotti, squalificati, senza dimenticare l'infortunato Kucka. Ventura dovrà fare a meno di Sanchez Mino e Benassi a centrocampo ma le assenze rossoblù pesano molto di più.

Il Torino deve osare giocando una partita intelligente, d'attacco, ma senza buttarsi in avanti con troppa foga. Un Torino che se schierato con una sola punta sarebbe ancora una volta inoffensivo sotto tutti i punti di vista, anche perché non ha veri tiratori eccezion fatta per Bovo (che si spera di non vederlo giocare più a centrocampo). Serve un Toro a due punte e ad oggi la miglior accoppiata è quella composta da Martinez e Amauri, che ben si intendono. Provare questa coppia anche in campionato dall'inizio non sarebbe, dunque, un delitto.