Il Sassuolo ha cambiato molti interpreti rispetto alla scorsa stagione e sta pagando a caro prezzo l’assenza di Domenico Berardi in attacco. La filosofia imposta da Alessio Dionisi da quando è arrivato in Emilia, ovvero dall’estate 2021, è quella di un calcio un po’ più verticale rispetto a quello che i neroverdi avevano proposto con Roberto De Zerbi. Nella passata annata le cose sono andate decisamente bene per il Sassuolo; la partenza di questo torneo invece lascia qualche dubbio, anche se l’ultima sconfitta con l’Udinese, la squadra del momento, è stata un po’ figlia dell’inferiorità numerica che ha condizionato la partita dei neroverdi per lunghissimi tratti.
Il Tema
Torino, un test tattico contro il Sassuolo: più possesso palla ma servono i tiri
Torino, più possesso palla nella metà campo avversaria
Insomma, il Torino si troverà di fronte una squadra un po’ incerottata e certamente molto revisionata rispetto a quella del recente passato. Il lavoro tracciato da Dionisi ha comunque lasciato un solco e i principi espressi dal Sassuolo in questo avvio di campionato sono i medesimi dello scorso torneo. Anche il Sassuolo però se la vedrà con un Torino che cerca di mantenere maggiormente il pallone fra i piedi. Lo ha detto Matteo Paro dopo il match con l’Inter e lo confermano alcuni dati. I granata sono terzi per minutaggio con il pallone tra i piedi nella metà campo avversaria nell’attuale Serie A: 14’29”, meglio soltanto Fiorentina e Napoli. Questo dato va contestualizzato. I granata hanno già affrontato tre neopromosse e poi da solo quello sterile numero non dice molto perché va sempre abbinato al numero di tiri effettuati che certifica l’efficacia del possesso palla offensivo. In tal senso i granata sono sedicesimi per numero di conclusioni (67).
Il Sassuolo è un interessante test tattico per i granata
Le caratteristiche che spiccano di più nel Torino restano l’aggressione alta e l’immediata verticalizzazione provando a sfruttare le qualità dei trequartisti. Del resto, anche contro l’Inter le principali chance da gol sono nate in azioni del genere. E poi il Torino è ancora maestro sulle seconde palle. L’evoluzione a cui aspira Ivan Juric è perciò ancora in una fase preliminare. È comunque certo che i granata stiano lavorando per un qualcosa di diverso rispetto alla versione 2021/2022. Dopo aver affrontato tre neopromosse e tre “big” (Inter, Atalanta e Lazio) il test con il Sassuolo può risultare interessante anche dal punto di vista tattico per scoprire a che punto è della propria evoluzione la squadra granata.
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