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Torino, una sosta per lavorare sulla difesa: il potenziale c’è, serve tempo

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Un focus sulla difesa del Torino in questo avvio di campionato. Molti gol subiti e poche certezze sui titolari, in attesa dei nuovi innesti.
Alessandro Balbo

Quello difensivo è certamente il reparto del Torino che ha subito più stravolgimenti durante quest'estate di calciomercato. Con la perdita di alcuni leader e l'innesto di nuovi prospetti, era da immaginarsi che la difesa avrebbe sofferto in questo inizio di campionato. Ora il reparto è al completo, ma serve tempo per far sì che i nuovi arrivi apprendano le tattiche di Vanoli.

Un reparto in affanno e da costruire

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Non si può dire che la difesa granata sia stato il reparto che ha colpito di più in queste prime tre sfide di Serie A. Con tre gol subiti, una media tonda di un gol a partita, la retroguardia granata concede ancora molto, da segnalare che Milinkovic-Savic è il terzo portiere per parate in campionato (15). La squadra è dunque lontana dall'ottima fase difensiva dell'anno scorso, quarta miglior difesa e seconda nei clean sheet, proponendo però in questo avvio di stagione un calcio più propositivo e all'attacco. Inoltre, la difesa titolare della passata stagione è stata smantellata, tra la cessione di Buongiorno e gli addi di Rodriguez e Djidji per la scadenza del contratto. Dunque, che la difesa abbia patito un po' in queste prime tre partite non sorprende, ora però bisogna tirare su il "muro" granata.

Gerarchie mobili in attesa dei titolari

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La questione principale attorno alla difesa granata è quella dei titolari. Sicuramente Saul Coco si è, per adesso, dimostrato il leader della retroguardia granata, oltre al gol vittoria contro il Venezia è anche il primo difensore del Torino per contrasti (7), blocchi (5), palloni intercettati (4) e duelli vinti (16). Oltre al giocatore della Guinea però le certezze sono poche, nel braccetto di sinistra gioca Masina, unico mancino nel reparto difensivo, ma il suo ruolo è più quello del buon gregario che del titolare. A destra invece è un alternarsi tra Vojvoda e Tameze, con l'ingresso a gara in corso di Dembélé. C'è da attendere ora che i nuovi acquisti, Maripan e Walukiewicz, si integrino negli schemi granata, entrambi possono giocare al centro, a sinistra o a destra, sempre aspettando Schuurs dal rientro dall'infortunio. Sarà poi Vanoli a prendere le decisioni definitive sulle gerarchie del reparto. Il potenziale c'è, ora bisogna esprimerlo.