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Torino, uno sguardo indietro: sono 12 i punti in più dell’anno scorso
Il Torino, dopo il pareggio casalingo contro il Sassuolo che ha lasciato l'amaro in bocca, si trova ad occupare la decima posizione in campionato a quattro punti dal settimo posto e a sei dal sesto. Una situazione più che rosea, se si dà anche soltanto un occhiata al recente passato, in particolare allo scorso anno. L'autore di questo cambio di passo è principalmente uno: Ivan Juric. A pochi mesi dal suo arrivo, la squadra granata ha riconquistato un'identità e ha ricominciato a far paura a qualsiasi squadra le si presenti davanti. Un lavoro che, appunto, è soltanto all'inizio e che con qualche "assist" dal mercato potrebbe diventare sempre più interessante.
CLASSIFICA - Il Toro ad oggi si ritrova con 32 punti al decimo posto. Esattamente un anno fa, alla 23ª giornata di Serie A, i granata occupavano il quartultimo posto, con 5 punti sul Cagliari, reduci proprio dallo scontro salvezza contro gli isolani vinto per 1-0 grazie al gol di Bremer. Il bottino di punti era soltanto di 20, con una differenza decisamente importante con il rendimento di quest'anno: 12 punti di differenza e prospettive decisamente cambiate. Senza considerare il fatto che il Torino ha anche una partita ancora da recuperare (contro l'Atalanta) e potrebbe anche ritoccare questo distacco.
RENDIMENTO - Se a livello numerico non fosse abbastanza, il Toro ha un rendimento totalmente diverso rispetto all'anno scorso anche e soprattutto nei singoli. Juric è riuscito a revitalizzare alcuni giocatori che sembravano finiti, completamente inadatti al progetto e alla squadra granata: si parte con Rodriguez, preso di mira in più occasioni nella passata stagione, diventato un pilastro dell'ottima difesa di Juric. Come lo svizzero anche Lukic o Vojvoda, ma non solo. Anche quei giocatori che avevano fatto bene, sono migliorati ancora per raggiungere livelli molto alti come Bremer - padrone della difesa - Mandragora, Singo e Sanabria. Questa è la miglior cartina tornasole del lavoro di Ivan Juric: tutto sta migliorando, dai giocatori ai risultati. E non è ancora finita.
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