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Torino, Vagnati: “Futuro? Dovrà essere con Juric, c’è troppo allarmismo”
Lunga intervista del Responsabile dell'Area Tecnica Davide Vagnati rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Tanti i tremi trattati da Vagnati, dalla infrastrutture al bel lavoro sullo scouting: "Abbiamo rifatto i campi al Filadelfia e allo stadio. Abbiamo potenziato il Fila: oggi abbiamo un ristorante, una sala per il pilates, il recupero degli infortunati e la crioterapia, c’è stato un salto di qualità dell’area sanitaria con l’introduzione di macchinari all’avanguardia". "Il futuro - continua Vagnati - è trovare più giocatori, e più giovani possibili, per portare patrimonio al club. Nel 2020 l’età media era verso i 30 anni, oggi siamo la seconda rosa più giovane della A. Questo è un patrimonio del club, è un valore oggettivo. Gianmario Specchia ed Emiliano Moretti coordinano un gruppo di lavoro che tiene tutto sotto controllo".
Sul futuro di Ivan Juric sulla panchina del Torino ha detto: "Affrontare un argomento di questo tipo, in questo momento, è importante perché tutti dobbiamo programmare il nostro futuro. D’altra parte, noto tanto allarmismo eccessivo, perché il mister ha un altro anno di contratto. Siamo tranquilli: importante sarà finire bene questi due mesi, come dice sempre il mister, parallelamente sarà altrettanto importante programmare bene il futuro. Come ha detto il presidente Cairo, il futuro dovrà essere insieme a mister Juric".
Sul gruppo squadra ha poi aggiunto: "Abbiamo costruito uno zoccolo duro che è un valore, penso a Rodriguez, Linetty, Vlasic, Sanabria e agli altri. Ti permette di inserire giovani e di offrire loro esempi validi. Rinnovi? Credo molto sulla continuità dello zoccolo duro. Stiamo lavorando per prolungare alcuni contratti prossimi alla scadenza".
Sui singoli giocatori ha detto: "Gineitis è il classico esempio del lavoro di squadra: quando io e Ludergnani eravamo alla Spal avevamo parlato di questo ragazzo sul quale Ludergnani credeva molto. Schuurs? Di Perr siamo tutti felici. Quando sono stato a pranzo con lui e la
famiglia ad Amsterdam ho capito che sarebbe stato perfetto per il Toro". Su Buongiorno ha poi aggiunto: "Ale è già un capitano. Ha valori
importanti, si è guadagnato tutto quello che sta avendo: inizia a lavorare due ore prima dell’allenamento, finisce un’ora dopo".
Sui riscatti in programma ha poi concluso Vagnati: "Mancano 11 partite, nelle quali il giudizio può cambiare perché le prestazioni orientano le decisioni. Però il valore oggettivo dei giocatori ormai lo conosciamo. Ma abbiamo tempo".
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