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Torino, Vanoli insiste sui concetti chiave: cosa chiede a gruppo e singoli?

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L'uomo su uomo è il vero aspetto da scardinare nella mente dei suoi dopo i tre anni con Juric
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Il Torino di Paolo Vanoli ha raccolto la prima sconfitta della pre-season contro la Cremonese. I granata sono incappati in un passo falso in un test amichevole in cui si è alzato il tasso tecnico dell'avversario e Paolo Vanoli ha chiesto di più anche ai suoi. Il tecnico granata ha ribadito davanti alla sua panchina alcuni concetti su cui ha insistito per tutto il ritiro, dando indicazioni precise al gruppo per l'impostazione corale del gioco e chiamando in causa anche i giocatori singoli.

Torino, con la Cremonese meccanismi nuovi ancora da oliare

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Il primo aspetto da evidenziare riguarda l'uomo su uomo. Era il concetto chiave di Ivan Juric e negli ultimi tre anni è stato il cardine su cui si è costruito il gioco granata. Vanoli ha un'impostazione diversa, ma non è ancora riuscito a scardinare del tutto i vecchi principi dalla testa dei giocatori. "Non capisco questo: vanno uomo su uomo, riconquistano e tornano indietro" diceva ieri Vanoli in panchina. L'impostazione del tecnico ex Venezia richiede un cambio radicale di filosofia rispetto a quanto fatto da Juric, si deve difendere senza palla come reparto e non andando a cercare il duello. Tante volte contro la Cremonese questo diktat è venuto meno, soprattutto a gara in corso quando è subentrata la stanchezza e i vecchi meccanismi hanno preso il sopravvento a mente meno lucida.

Torino, i singoli: le indicazioni a Zapata, Sanabria e Bellanova

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Altri elementi da evidenziare riguardano la posizione dei singoli. Contro la Cremonese, Vanoli ha guardato attentamente Zapata e Sanabria, a cui è stato chiesto di stare più vicini in campo per evitare che si creasse troppo spazio tra loro. Inoltre, Vanoli ha insistito affinché il duo offensivo granata si abbassasse nei momenti giusti. Il posizionamento di Zapata e Sanabria determina una squadra più lunga o più corta, cruciale quindi che i due riescano a leggere i momenti della partita nel modo giusto per dare segnali ai compagni su come agire. Le attenzioni di Vanoli si sono spostate infine su Bellanova. Il tecnico granata ha sottolineato spesso negli ultimi giorni come il Nazionale azzurro sia in primis un difensore. L'ha detto anche ironicamente sul palco di piazza Carera a Pinzolo durante la presentazione ufficiale della Prima Squadra ("Bellanova è un difensore, non voglio che si monti la testa mettendolo tra i centrocampisti e non mi difende"), ma l'importanza di saper difendere è un aspetto su cui Vanoli insiste e su cui a Bellanova sarà chiesto di continuare a lavorare. Ora si è chiuso il capitolo Pinzolo, la tournée in Francia sarà l'ultimo step per continuare a lavorare sul nuovo assetto tecnico e mettere a punto i dettagli su cui è ancora necessario intervenire.