Anche la partita contro il Monza non è stata quella della svolta per il Torino né sotto il profilo del risultato né tantomeno sotto quello del gioco. La formazione granata anche in casa contro l'ultima in classifica non ha offerto una prova positiva e per il tecnico Paolo Vanoli c'è ancora bisogno di fare molto lavoro con il suo gruppo. Una zona di campo su cui l'allenatore punta molto è quella delle corsie esterne dove forse mancano dei veri e proprio titolari sempre certi al 100% di scendere in campo dall'inizio (come era l'anno scorso Raoul Bellanova). Le gerarchi in questi due ruoli sono in continua evoluzione e sotto osservazione di Vanoli in questo momento ci sono due elementi in particolare: Valentino Lazaro e Marcus Pedersen.
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Torino, Vanoli osserva la crescita di Pedersen: Lazaro cala e rischia il posto
Torino, Lazaro appannato nell'ultimo periodo: Vanoli gli chiede di più
—A livello statistico, la prova di Lazaro contro il Monza potrebbe anche essere giudicata positivamente dato che è riuscito a mettere a referto il suo quarto assist stagionale per il colpo di testa da gol di Adam Masina da palla inattiva. Tuttavia, allargando la panoramica sulle ultime prove offerte dall'esterno austriaco, difficilmente si può affermare che stia vivendo un momento di forma esaltante e adesso potrebbe rischiare davvero il posto perché ha paventato un calo di rendimento al pari di molti altri compagni di squadra che non stanno riuscendo a giocare sui livelli mostrati in avvio di campionato. Dalla sua Lazaro ha il vantaggio di potersi disimpegnare in egual misura su entrambe le fasce e che la concorrenza, come Borna Sosa, non è ad oggi una delle prime scelte per Vanoli ma c'è anche ci sta crescendo.
Pedersen mostra segnali di crescita, per prendersi il Toro però deve essere più incisivo in attacco
—Vanoli ha affermato in conferenza stampa dopo il pareggio contro il Monza che è rimasto ben impressionato dalla crescita di Pedersen nell'ultimo periodo. Il tecnico granata ha sottolineato come il norvegese stia crescendo e come la sua intesa con Vlasic possa essere d'aiuto facendo anche un paragone con Bellanova per alcune caratteristiche che i due condividono. Sebbene sia vero che l'ex Sassuolo stia mostrando qualche segnale migliore rispetto ad inizio stagione e ora pare in crescita, ha ancora molto da dimostrare e deve diventare più incisivo in attacco perché in un modulo come quello del Toro il lavoro degli esterni è fondamentale anche in fase offensiva. Pedersen infatti dopo otto partite in Serie A (e una in Coppa Italia) è ancora fermo a quota zero sia nella casella dei gol che in quella degli assist. Sta crescendo quindi sia nel a livello di coinvolgimento che di intraprendenza ma in generale al Torino in questo momento serve molto di più da tutti gli esterni.
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