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Torino, Ventura a forza quattro

Matteo Gabiano

Ritiro estivo / Quarta stagione sulla panchina del Toro per il tecnico ligure, record personale 

"Quando, tre anni fa, arrivò a Torino in parecchi storsero il naso, la sua avventura a Bari ottima, forse non bastava a dare le necessarie garanzie per occupare una panchina difficile come quella del Toro soprattutto dopo l'annata al limite disastroso da cui uscivano i colori granata.

"Oggi, invece, sta lavorando a Bormio per preparare la sua prima stagione con una competizione europea. Rivincita personale o semplicemente grandissimo talento, sta di fatto che Ventura può togliersi parecchie soddisfazioni guidando il suo Toro in questa sua nuovissima edizione europea. Sono tante le novità in questa stagione del Toro, per la prima volta nell'era Cairo un allenatore inizia la quarta stagione consecutiva sulla panchina della squadra granata. Il patron del Toro si era guadagnato la nomea di “mangia allenatori” nei suoi primi anni in via Arcivescovado, ma grazie al tecnico ligure si è invertita questa tendenza. Ormai si può parlare di progetto senza rischiare di abusare di questa parola che ha troppi significati nel mondo del pallone. Grazie a Ventura l'ambiente del Toro, che era incandescente, si è pacificato, ma si è riacceso subito per gioire di una promozione conquistata dopo una cavalcata trionfale. La salvezza acciuffata all'ultimo nella stagione successiva, poi la splendida stagione appena finita con il traguardo insperato dell'Europa League, sono elementi di una crescita che l tecnico ligure aveva promesso al suo arrivo, ed è una promessa che è stata mantenuta.

"Nonostante la carta d'identità parla e sia abbastanza impietosa, Ventura adesso vive la parte forse più difficile, ma più intrigante della sua carriera. Per la prima volta affronta l'Europa, la sua esperienza gli permette di guardare a questa novità con fiducia, ma una competizione continentale nasconde sempre delle insidie che non possono essere sottovalutate. Confermarsi anche in Italia è un'altra sfida parecchio intrigante, sarà davvero ardua, ma per un allenatore che non doveva mangiare il panettone nessuna sfida è impossibile.  

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