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gazzanet
"Sembrava essere una vittoria già acquisita, il miglior modo per ripartire dopo la prima sconfitta stagionale, e invece Torino-Verona si è trasformata in una sorta di incubo per i padroni di casa: in vantaggio per 2-0 a tre minuti - più recupero - dal termine, i granata si sono fatti rimontare due volte e la partita è terminata con un incredibile pareggio. Andiamo però a vedere come si sono comportati i protagonisti dei duelli più interessanti della sfida, due i testa a testa in particolare, quelli che avrebbero dovuto infiammarla (e che hanno in effetti rispettato le aspettative).
"Il primo confronto vedeva protagonisti i due numeri 10 delle rispettive formazioni, i giocatori dotati di maggiore qualità ed imprevedibilità e capaci dunque con una giocata di creare un'occasione potenzialmente letale: le prestazioni di Adem Ljajic ed Alessio Cerci non hanno brillato, ma alla fine le due pedine sono risultate determinanti per le marcature siglate dalle rispettive squadre. Una partita relativamente anonima quella del serbo, che però ha la geniale intuizione del lancio telecomandato per Ansaldi sulla rete dell'1-0 e serve l'assist a Niang per il raddoppio dei padroni di casa; ha tuttavia sulla coscienza il clamoroso liscio sul pallone del 3-0, probabilmente dovuto ad un rimbalzo imprevisto, che avrebbe chiuso la partita. Dall'altra parte, prestazione nel complesso sotto tono dell'ex Cerci che per larghissimi tratti dell'incontro sembra addirittura fuori dal gioco: c'è però il suo zampino sulla rete di Kean, ed è lui a conquistarsi il rigore del definitivo 2-2 al netto dell'ingenuità di Molinaro.
"Se dunque il duello tra fantasisti può concludersi in parità, la brutta notizia in casa granata è invece quella relativa al testa a testa tra i bomber: scende in campo dal primo minuto Belotti, subentra nel corso del secondo tempo Pazzini, ma alla fine è proprio quest'ultimo a lasciare la firma sul tabellino marcatori. Giornata assolutamente sfortunata per il Gallo, che conclude anzitempo per infortunio un incontro nel quale proprio non era riuscito a segnare, complice anche una clamorosa parata di Nicolas sul 2-0; praticamente perfetto invece il match dell'attaccante scaligero, che da quando entra in campo trasforma la propria squadra e realizza la rete del pareggio dagli undici metri. Testa a testa che diventano dunque in qualche modo uno specchio dell'incontro.
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