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Torino-Verona, il ricordo dell’andata: dall’infortunio di Avelar al pari di Acquah

Redazione Toro News

La gara del Bentegodi / Per il brasiliano fu l'inizio del calvario che perdura ancora oggi. E quel tocco di mani in area di Moras...

"Ad un girone di distanza, tornano a sfidarsi Verona e Torino, per centrare una vittoria che sarebbe importante per entrambe le compagini, avviluppate in situazioni differenti, ma in entrambi i casi sicuramente poco positive.

"La partita di andata al Bentegodi è stata una gara molto particolare per il Torino di Ventura, reduce dalle incoraggianti vittorie contro Frosinone e Fiorentina. Il tecnico granata è costretto al quarto d'ora del primo tempo ad effettuare già un cambio: Avelar entra scomposto su Siligardi, scontro di gioco fortuito ma giudicato irregolare, con tanto di ammonizione. Il brasiliano si infortuna gravemente al menisco e da allora il laterale granata non è stato più a completa disposizione del tecnico.

"L'entrata di Jansson al suo posto sposta - volenti o nolenti - l'inerzia della gara a favore dei gialloblù, che ad inizio ripresa passano grazie ad un penalty causato proprio dal centrale svedese su Juanito Gomez, e quindi trasformato dal solito Luca Toni. Una decisione da parte del direttore di gara Irrati che ancora oggi lascia più di un dubbio.

"Il Torino non ci sta, e prima Bruno Peres scalda le mani a Rafael, e poi è Quagliarella ad impegnare l'estremo difensore scaligero, che respinge sui piedi di Baselli per il quale è un gioco da ragazzi firmare il pareggio granata. Il Verona agguanta nuovamente il vantaggio grazie alla millimetrica punizione di Viviani che pesca la testa Juanito Gomez in area, ma il Toro non ci sta, e un cross di Molinaro sporcato dal portiere gialloblù finisce tra le grinfie di Acquah, che di prima intenzione spedisce all'angolino basso il definitivo 2-2. Un pari piuttosto amaro, giacché al '79 lo stesso Irrati non concesse un rigore ai granata, giudicando involontario il tocco di braccio in area di Moras.

"Domenica ci si aspetta un risultato diverso da quello del Bentegodi: la vittoria, infatti, sarebbe l'unica cura funzionale per i ragazzi di Ventura.