/www.toronews.net/assets/uploads/202112/c98b9c672e3c8c66ccc4ce0bfaa9cb0d-scaled.jpg "TURIN, ITALY - DECEMBER 12: Ivan Juric Head coach of Torino FC looks on during the Serie A match between Torino FC and Bologna FC at Stadio Olimpico di Torino on December 12, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)")
"Sono stati due anni meravigliosi, abbiamo costruito tante belle cose e vedrò molta gente con piacere". Così, nel post-partita di Sampdoria-Torino, Ivan Juric ha commentato la sfida contro il 'suo' Verona, che andrà in scena domani alle 18:00 all'Olimpico Grande Torino. Dopo due stagioni ad alto livello con gli scaligeri, l'allenatore croato incontrerà il suo passato, una squadra a cui Juric ha lasciato tanto, compreso l'impianto di gioco e la filosofia che Tudor ha ereditato e sfruttandolo al meglio, come testimonia il fatto che sta facendo viaggiare il Verona a 1,64 punti di media a partita.
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Torino-Verona: Juric ha l’opportunità di mettersi il passato… alle spalle
Juric ritrova il Verona e mette alla prova il suo Toro: vincere sarebbe importantissimo per la classifica. E non solo
SORPASSO - Sarà certamente una partita da emozioni forti per Ivan Juric, che ha fatto capire di tenere personalmente tantissimo alla partita di domani. E non solo per i ricordi, ma anche perché per il Toro l'occasione è ghiotta: "Abbiamo una grande occasione di andare avanti al Verona in classifica, che sarebbe una grande cosa" ha ricordato il tecnico granata. Bremer e compagni, infatti, sono ad un solo punto dalla squadra di Tudor e vincere sarebbe vitale anche per una questione simbolica: Juric che lascia il passato alle spalle, in tutti i sensi, dimostrando a sé stesso e a tutti di aver fatto una buona scelta a lasciare il Verona per il Torino.
IN CASA - La missione è tutt'altro che impossibile, soprattutto all'Olimpico Grande Torino, in cui i granata hanno vinto quattro delle ultime cinque partite segnando sempre almeno due reti. Continuare su questa strada permetterebbe a Juric e i suoi di realizzare una striscia di sei gare casalinghe di fila con almeno due gol realizzati, cosa che non succede dall'ottobre del 1992 e addirittura dal marzo 1950 se si considera uno stesso campionato. Una vittoria, quindi, sarebbe un segnale importantissimo: per dimenticare la sconfitta Coppa Italia, scavalcare il Verona in classifica e difendere un fortino che sembra inespugnabile.
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