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"Trentacinque anni e non sentirli: Giuseppe Vives sta affrontando la sua quinta annata in maglia granata da leader vero e con la grinta e la corsa di un ventenne. Il centrocampista napoletano è l’unico giocatore oltre a Kamil Glik reduce dalla rosa allestita dal Torino quando la squadra è stata affidata a Ventura nel 2011/2012, il che dimostra quanta fiducia riponga in lui il tecnico genovese, e finora non ha deluso le aspettative disputando anzi un’ottima stagione.
"Schierato davanti alla difesa, il napoletano offre copertura ma imposta anche le azioni di gioco granata, garantendo quindi quell’equilibrio fondamentale alla manovra del Torino: da un anno a questa parte Vives si gioca il posto con Alessandro Gazzi, il quale ha avuto un inizio di stagione tribolato per via di un infortunio alla caviglia ed ha quindi di fatto consegnato le redini del centrocampo in mano al numero 20. Nonostante l’età non più “freschissima” Vives è uno dei giocatori maggiormente utilizzati da Ventura ed offre prestazioni di assoluta quantità, lottando sempre fino all’ultimo minuto su tutti i palloni senza risparmiarsi ed offrendo così un esempio da seguire ai compagni più giovani. Contro l’Atalanta il pubblico ha potuto ammirare probabilmente la miglior prestazione del suo campionato, fatta non solo delle solite chiusure ma anche di lanci in profondità e aperture importanti a cercare i compagni.
"I rientro in gruppo di Alessandro Gazzi avrebbe potuto consentire a Ventura di offrire al napoletano un turno di riposo dopo l’elevato impiego, ma anche per la partita di Bergamo il tecnico granata ha deciso di affidarsi al numero 20 ed i fatti gli hanno dato piena ragione: è chiaro come adesso Vives voglia confermarsi e disputare un’altra grande prova sabato contro il Bologna, in una partita davvero importante per la stagione del Torino. Se il centrocampista riuscisse a stabilizzarsi ai livelli della prestazione sfoderata a Bergamo, potrebbe veramente essere definito un’arma in più per il Torino.
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