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Torino, Vlasic: i numeri di un rientro non brillante
Nikola Vlasic è tornato, e il derby è stata la quarta partenza da titolare su sette partite giocate dopo l'infortunio. Il giocatore croato fatica però ancora a carburare, e sembra non aver ancora ritrovato quella tranquillità e quella fantasia in campo che hanno fatto tanto innamorare i tifosi di lui.
L'ex West Ham, come detto spesso da Paolo Vanoli anche prima del suo rientro, fa della duttilità una delle sue armi principali. L'allenatore sembra, infatti, che lo usi come un jolly, e questo ha certamente contribuito a fare di lui un titolare da subito, dapprima come mezzala, visto anche l'infortunio di Ilic, e nell'ultima giornata come seconda punta, complice lo stop di Adams. L'idea di Mister Vanoli era che come mezzala potesse completare Ricci e Linetty aggiungendo quel lato offensivo e quella fantasia che in un centrocampo con due registi inevitabilmente sarebbero venuti meno. Il risultato non è stato esattamente quello previsto, e in quel ruolo si è visto un Vlasic con poca possibilità di esprimersi, quasi bloccato e impossibilitato a scatenare la propria fantasia dai vincoli del ruolo.
Il risvolto della medaglia è che, se Vlasic non sta brillando quanto molti si sarebbero aspettati, dall'altra parte, nel derby, è stato forse il migliore in campo da parte granata. La partita non è stata buona per nessuno, quindi i numeri non sono entusiasmanti, ma nella pochezza di grinta e prestazioni dimostrate in campo, Vlasic si è contraddistinto, risultando quasi sempre al centro del gioco del Torino, con 41 palloni toccati e 26 passaggi totali, cifre superiori al compagno di reparto, Sanabria, che ha numeri quasi dimezzati, ad Ilic, con la stessa proporzione, e per il primo dato anche a Linetty, fermo a 35 tocchi. Stupisce molto anche il dato dei recuperi, di cui ne ha effettuati 5, il massimo tra i granata, alla pari di Ricci e Linetty. Non a caso è del croato il recupero da cui è partita l'azione che ha portato all'unico tiro in porta dei granata, effettuato poi da Sanabria. Ciò che è mancato anche a Vlasic è stata la precisione, riuscendo a completare soltanto il 65% dei passaggi che ha tentato. Ad essere venuto meno, ma con l'assenza contemporanea di Adams e Zapata era pronosticabile, è stato anche il peso offensivo, come rimarcato anche da Vanoli in conferenza stampa. Non era prettamente compito suo, ma anche Vlasic ha contribuito a ciò, con soltanto un tiro tentato (bloccato dal difensore prima che potesse entrare in area) e neanche un passaggio chiave. Tirando le somme, sembra che Vlasic abbia bisogno di ancora un po' di tempo per tornare ai livelli che si erano visti con Juric, ma forse farlo giocare come seconda punta è la strada giusta per accelerare i tempi.
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