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- Redazione TORONEWS
FLORENCE, ITALY - FEBRUARY 01: Domilson Cordeiro dos Santos known as Dodo of ACF Fiorentina in action against Nikola Vlasic of Torino FC during the Coppa Italia Quarter Final matcy between Fiorentina and Torino at Stadio Artemio Franchi on February 1, 2023 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
C’è un Torino con Vlasic e uno senza. È quasi inevitabile. Non è casuale infatti che Juric non rinuncia mai al suo giocatore di maggior livello, ma ora la stanchezza inizia a farsi sentire ed è palese. Il croato gioca sempre e in qualsiasi ruolo dell’attacco. A questo va poi aggiunto che da quando è iniziata la stagione ha riposato appena una settimana dopo il Mondiale. In Qatar è arrivato fino alla finalina contro il Marocco, senza giocare chissà quanto per carità, ma mentre i compagni erano tranquilli, lui era sul campo con la sua Nazionale a sognare un titolo mondiale che sarebbe stato storico. Poi una settimana di relax (ma, secondo quanto dal giocatore affermato, fatta sempre anche di allenamenti) e il ritorno a Torino.
Sia ben chiaro, la qualità del giocatore non è in discussione visto che anche a Firenze è stata sua la palla in profondità per Karamoh per il gol che ha dato un briciolo di speranza in più al Torino. Va però detto che nell’ultimo mese il vero Vlasic si è visto a sprazzi. Juric si affida a lui in qualsiasi occasione e ha dimostrato di non volerne fare a meno. In assenza di Sanabria è stato Vlasic a giocare prima punta, mentre quando non serviva là davanti ha giocato nel suo ruolo di trequartista. Chi ha riposato ogni tanto è stato Miranchuk, mai Nikola, che è stato collocato da titolare in ogni partita. Ci sono diverse spiegazioni per questo, a partire dal fatto che le alternative sulla trequarti - Radonjic, Seck, Karamoh - non sempre hanno sfruttato bene le loro occasioni.
C’è poi un aspetto tattico che lo rende importante ed è la sua capacità di sacrificarsi in diverse zone del campo. Rispetto a inizio stagione, tuttavia, ultimamente Vlasic sta giocando tanto spalle alla porta. Per quanto bravo nella protezione della palla e nel prendere posizione con il suo fisico, il croato ha sempre meno occasioni per poter puntare la porta e rendersi pericoloso e non a caso prima di mercoledì non aveva realizzato gol né assist da quando la stagione è ripresa dopo il Mondiale. Insomma, spesso deve fare un lavoro da centro boa e non da trequartista. Lui è un tuttofare, non si tira mai indietro e c’è solo da ammirare questo suo spirito. Il problema è che i granata così rischiano di perdere buona parte della loro pericolosità. Uno dei compiti di Juric è dunque quello di tornare a sfruttare di più e meglio la qualità di Vlasic.
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