Il Torino arriva alla pausa delle Nazionali di ottobre dopo aver affrontato alcuni giorni non semplici, avendo raccolto pochi punti in relazione alle prestazioni viste sul campo. Ad aver messo in difficoltà la squadra granata è la questione legata ai tanti infortuni, con Juric che si è trovato di fronte a scelte obbligate avendo una rosa - in particolare in attacco - ridotta ai minimi termini. Nonostante questo, però, un giocatore come Magnus Warming non è stato preso in considerazione, pur essendo di fatto una pedina offensiva (nasce come esterno offensivo, ma può essere utilizzato anche come attaccante centrale).
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Torino, Warming ancora rimandato: Juric gli preferisce mediani fuori ruolo
Il tecnico granata non lo ha schierato nonostante le defezioni in attacco, preferendogli un centrocampista fuori ruolo
ESCLUSIONE - L'attaccante danese classe 2000 ha raccolto zero minuti nelle prime sette gare di campionato. Eppure, sia contro il Venezia che contro la Juventus, Juric - messo alle strette dagli infortuni di Praet, Pjaca, Belotti e Zaza - ha preferito schierare un centrocampista fuori ruolo come Baselli prima sulla trequarti e poi in attacco piuttosto che inserire il giocatore della nazionale Under 21. Una doppia esclusione che di certo pone pesanti interrogativi sull'effettiva opinione che Juric ha di Warming e di conseguenza sul suo futuro in granata.
ACERBO - Appare evidente che, secondo le valutazioni di Juric, Warming non è ancora pronto per fare il suo esordio in Serie A. Il tecnico granata lo ha definito di sfuggita in qualche conferenza come un bel colpo per il futuro, ma intanto punta con decisione su altri giocatori classe 2000 come Singo e Zima. Warming, invece, resta in panchina. L'attaccante arrivato in estate dal Lyngby per poco più di un milione di euro, una scommessa di Davide Vagnati e del capo scout Giammario Specchia, per adesso è ancora un oggetto misterioso. Dopo la sosta, che lo vedrà impegnato con la Danimarca Under 21, tornerà al Filadelfia e proverà a lavorare per dimostrare di potersi ritagliare uno spazio. Ma se la situazione dovesse restare questa, sarà inevitabile pensare ad un trasferimento a gennaio, magari un prestito in una serie inferiore dove Warming potrà prendere confidenza con il calcio italiano.
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