Prosegue il ritiro a Pinzolo del Torino con i calciatori che stanno imparando i nuovi dettami del tecnico Paolo Vanoli. Tra un allenamento e l'altro c'è stato spazio anche per un intervento con i media da parte di Duvan Zapata. Il centravanti ex Atalanta ha risposto alle domande dei giornalisti al seguito dei granata e presenti a Pinzolo. Queste le dichiarazioni del numero 91 del Toro.
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Torino, Zapata: “Europa? Puntiamo a più della salvezza, i tifosi sono ambiziosi”
In amichevole contro la Virtus Verona hai indossato la fascia da capitano. Ora sei quindi tu ufficialmente il nuovo capitano del Toro?"Per ora sono io, me lo ha comunicato il mister, non mi aspettavo questa decisione però la prendo con tutta la maturità. Sono contento e spero di continuare a fare bene, voglio essere un leader e un esempio non solo in campo ma anche fuori".
Vanoli ti ha chiesto qualcosa di specifico?"Il modulo è praticamente uguale, i concetti sono leggermente diversi. Quello che stiamo cercando di elaborare è un calcio moderno e i movimenti sono sempre li stessi più o meno. Attaccare la profondità e muoversi bene con il corpo sono le richieste, quello che magari ci è mancato un po' la stagione scorsa è la continuità di alcuni movimenti e passaggi. Pian piano stiamo imparando bene quello che ci chiede".
Cosa rappresenta il Toro per te adesso dopo che ti ha messo al centro?"Rappresenta tanto fin da quando sono venuti a prendermi a Bergamo. Sono venuto qua perché fin dall'inizio mi hanno fatto sentire il mio valore e continuano a farlo. Voglio ripagarlo in campo fin dalla prima partita ad oggi per ricambiare questo amore. Voglio fare una stagione migliore di quella scorsa".
Come cresce il feeling con Sanabria?"Lavoriamo con due punte centrale vicine che fanno da riferimenti. Ci stiamo abituando a giocare così e stiamo facendo bene. Tra noi due c'è stato subito feeling anche perché siamo entrambi sudamericani e parliamo la stessa lingua. Abbiamo anche molti gusti simili".
Quali obiettivi personali ti poni per la prossima stagione?"I miei obiettivi non sono così tanto personali. Forse l'unico è fare più gol della stagione scorsa. Io voglio crescere e far bene a livello di squadra. Stiamo lavorando per alzare il livello".
C'è qualche compagno che ti è piaciuto molto come crescita?"Penso un po' tutti, quando sono arrivato c'erano molte difficoltà. Sembrava che sarebbe stata una stagione molto più dura. Siamo però stati bravi a lavorare e a venirne fuori durante l'anno. Poteva andare molto peggio la scorsa stagione, siamo stati tutti bravi perché fino all'ultima partita ci siamo giocati quelli che erano i nostri obiettivi e quest'anno possiamo crescere ancora".
Non hai ancora abbandonato la Nazionale colombiana, vero? Ha fatto un bella Copa America... "Non si può mai dire di no alla Nazionale. Ho tifato durante la Copa America ed ero anche in Colombia durante le partite, ho vissuto tutta la festa che abbiamo fatto. Peccato che sia scappata la finale, ero convinto che questa fosse la volta buona che avremmo potuto vincere ma purtroppo non è andata così. Il percorso però è solo all'inizio, il CT sta facendo un bel lavoro e spero di far parte del gruppo. Se non sarà così io rimarrò comunque un tifoso".
Hai mai pensato di chiudere la tua carriera al Torino?"Non ci ho mai pensato, vivo più il presente. Ora sono il capitano e penso alla nuova stagione. Non sarebbe una brutta idea ma non ci ho mai pensato perché mi sento ancora giovane ma sicuramente arriverà il momento in cui ci dovrò pensare".
Cosa manca a livello di organico per potersi sentire competitivi per l'obiettivo Europa?"Per nessuno di noi è un segreto che la difesa titolare della scorsa stagione sia andata via. Mancano dei giocatori dietro per alzare il livello ma quelli che ci sono mentalmente devono avere qualcosa in più, tutte le squadre fanno fatica e tutte le squadre hanno delle difficoltà. Noi dobbiamo cercare di capire che squadra siamo".
Qual è la cosa che ti ha colpito di più di Vanoli? Ti ricorda qualche altro allenatore che hai conosciuto?"Per me è un piacere lavorare con lui, è vero che lavora tanto di test. In questo modo alziamo il livello mentale e speriamo di capire al meglio i suoi concetti. Le sue squadre giocano bene a calcio e se apprendiamo bene i suoi concetti possiamo fare bene".
Qual è una tua caratteristica in più che vuoi aggiungere quest'anno?"Fare gol ed essere un punto di riferimento davanti sono le due cose più importanti. Quest'anno sarà anche importante che i gol non li faccia solo io ma anche i miei compagni di reparto e magari così si può diventare una squadra molto più forte in avanti".
Cosa ne pensi di Adams? Credi di poterti integrare bene con lui?"Non l'ho visto giocare però abbiamo la fiducia e siamo positivi per alzare il livello della squadra. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti".
Con le due punte vicine pensi di poter giocare meglio in mezzo all'area?"Sì sì penso che saremo un riferimento in avanti. Dobbiamo anche venire incontro e fare qualche sponda, uscire dall'area. Queste varianti le possiamo usare".
Hai fatto un'altra promessa con Bellanova se ti fornirà tanti assist?"Devo ancora pagargli una cena (ride, ndr). Speriamo che questo feeling che abbiamo continui anche l'anno prossimo".
Possiamo parlare di Europa come obiettivo?"I tifosi sono ambiziosi e anche noi. Possiamo lavorare e puntare a qualcosa di più che non sia salvarci. Però non ci arrivo solo dicendolo, prima c'è da capire che squadra siamo e cosa vogliamo fare dentro al campo per arrivare a quei livelli. Siamo tutti entusiasti e positivi per fare una bella stagione, non sarà facile e sarà una stagione difficile con tutte le squadre che si muovono. Ci sono tanti allenatori nuovi, sarà un campionato difficile".
Servirebbe un giocatore come Bellanova anche a sinistra?"Per me sì, ma può rispondere meglio l'allenatore. La stagione scorsa ho ricevuto assist da Rodriguez e Vojvoda dalla sinistra, i giocatori li abbiamo. Il mister poi saprà sicuramente cosa è meglio fare per il nostro meglio".
Pohjanpalo l'anno scorso con Vanoli è stato il capocannoniere in B. Tu sei uno dei migliori marcatori attualmente in Serie A, ci pensi ogni tanto al vincere per la prima volta la classifica dei marcatori?"Mi piacerebbe ma non è una mia ambizione. A qualsiasi attaccante piacerebbe, ovviamente so che è importante fare dei gol per aiutare la squadra. Nel 2019 sono andato molto vicino arrivando secondo però se non è successo vuol dire che non è per me. Voglio solo fare più gol della stagione scorsa e il mister è uno che con le sue squadre è abituato a fare tanti gol. Non solo io ma tutto il reparto dobbiamo fare più gol".
Hanno partecipato alla conferenza stampa i nostri inviati Alberto Giulini e Federico De Milano.
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