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Che il Toro non sia una squadra abituata a calcare palcoscenici europei lo suggerisce la recente storia del Club di Via Arcivescovado. Tuttavia, la sfida di stasera contro lo Zenit, complicata per una lunga serie di ragioni principalmente attribuibili al 2 a 0 subito in terra russa e ad una dimestichezza con il calcio internazionale ed un tasso tecnico degli uomini di Villas Boas indubbiamente superiori, potrebbe riservare piacevoli sorprese. Cerchiamo di scoprire come. TORO DECISAMENTE PIU' MATURO E CONSAPEVOLE DEI PROPRI MEZZI RISPETTO AD INIZIO STAGIONE- I granata, come riportato poc'anzi, sono certamente meno abituati rispetto ad Hulk e compagni a gestire le energie fisiche e mentale sottratte da una competizione lunga e dispendiosa come l'Europa League. Il Toro, inoltre, possiede un organico qualitativamente inferiore rispetto ai russi. Tutto vero, eppure, dei validi motivi per credere nel passaggio del turno ci sono. Innanzitutto, è doveroso sottolineare come negli ultimi mesi Glik e compagni abbiano acquisito molta esperienza, in campo internazionale e non, e abbiano mostrato evidenti e sorprendenti progressi sotto il profilo dell'esperienza e della maturità, progressi che hanno permesso loro di togliersi grandi soddisfazioni: dalle vittorie in campionato contro Inter e Napoli, allo storico successo del San Mames. UN CAMMINO EUROPEO CHE HA GIA' INSEGNATO MOLTO - Ora, se da un lato è vero che ribaltare un 2 a 0 non è mai semplice, dall'altro è innegabile come proprio la doppia sfida contro l'Athletic Bilbao e, più in generale, l'organizzazione di gioco, la maturità mentale e la solidità difensiva sfoggiata negli ultimi mesi, eccezion fatta per le ultime 3 uscite ovviamente, rappresentino dei buoni punti di partenza per credere nell'impresa. Stasera, quindi, sarà importante fare una partita perfetta, accorta ed ordinata in difesa ed intensa e gagliarda dal centrocampo in su. La squadra può indubbiamente riuscire in quest'intento. Il Toro, infatti, non può più considerarsi una formazione che ha già ottenuto il massimo del ricavabile dalla sua avventura europea: di fronte a questo Zenit, formazione con delle importanti individualità ma certamente non imbattibile, i granata avranno le loro chance. Il Toro ha già dimostrato di essere in grado di ribaltare pronostici a lui sfavorevoli e di sorprendere i propri avversari nel momento più opportuno. Gli importanti traguardi finora raggiunti in campionato e, soprattutto, in Europa League devono, pertanto, costituire una solida base a partire dalla quale è possibile, eccome se lo è, cercare di centrare una nuova impresa. Loro sono tecnicamente superiori e più esperti? Vero, ma il Toro non è più quello di inizio stagione: successi come quelli di Bilbao ti cambiano dentro, ti rendono più consapevole delle tue potenzialità e, se è possibile, ti spingono ad andare oltre ogni limite. A stasera per un nuovo appuntamento con la storia.
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