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di Valentino Della Casa
Ieri è ritornato, e la sua presenza si è subito notata con una bella parata ad inizio partita ed una, miracolosa, alla fine. Matteo Sereni ha recuperato dalla...
"di Valentino Della CasaIeri è ritornato, e la sua presenza si è subito notata con una bella parata ad inizio partita ed una, miracolosa, alla fine. Matteo Sereni ha recuperato dalla sciatalgia che lo ha bloccato per ben tre turni (ma l’ottimo Morello ha saputo il fatto suo, rimpiazzandolo più che egregiamente), tornando più forte e determinante che mai.Vero, ieri il portiere non è stato impegnatissimo, perché sul goal poteva fare poco o niente, e perché il Frosinone solo in altre due occasioni (già citate) si è fatto notare sotto porta. Però il mestiere di un portiere è anche questo, rimanere sempre pronti, perché un calo di concentrazione sarebbe sicuramente fatale, vista la delicatezza del ruolo. Fisicamente l’abbiamo visto tonico, reattivo, sicuro sulle palle alte nei (pochi) angoli laziali o negli ancora meno frequenti cross da parte degli esterni di mister Moriero.Magari si è visto poco nelle uscite, nonostante, ripetiamo ancora una volta, raramente si richiedevano interventi simili. È forse questa la grande pecca di Matteo: a volte, infatti, preferisce restare tra i pali piuttosto che arpionare il pallone anticipando l’attaccante avversario. Ma se poi gli interventi sono miracolosi come quelli cui siamo spesso stati abituati a vedere, possiamo, pur non completamente, perdonarlo anche di questo.E bellissima è l’immagine di Morello, che alla fine della partita, va sotto la Maratona ad esultare come se avesse giocato lui. Lui, che ha ricevuto applausi scroscianti alla lettura del suo nome, e che sa di avere un grande numero 1 davanti. Ma è anche questo lo spirito di squadra, e, possiamo dirlo, il Toro è tornato ad esserlo in tutto e per tutto. Sia dopo le vittorie, sia, cosa ancora più importante, dopo le sconfitte.
(Foto: M. Dreosti)
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