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Toro, a Brescia con la testa a quella finale

Redazione Toro News

di Davide Agazzi - La città di Brescia evoca pessimi ricordi ai tifosi granata. C’è rivalità e non potrebbe essere diversamente. Domenica, il Toro di Ventura tornerà a Brescia, dopo lo 0-0...

di Davide Agazzi - La città di Brescia evoca pessimi ricordi ai tifosi granata. C’è rivalità e non potrebbe essere diversamente. Domenica, il Toro di Ventura tornerà a Brescia, dopo lo 0-0 dell’andata, per dare una scossa alla propria classifica e per tentare lo sgambetto all Rondinelle di Calori. Sarà il 52esimo incontro tra le due squadre, che tra Serie A e Serie B hanno lasciato spazio a pochi pareggi. Ben 25 le vittorie dei granata, contro le 12 dei lombardi e con 14 pareggi sui tabellini. In questi ultimi anni, a Brescia, di pareggi se ne sono visti pochi. Nel 2002 fu la squadra torinese, all’epoca allenata da Giancarlo Camolese, ad imporsi, in rimonta, per 2-1, grazie alle reti di Ferrante e Vergassola nel finale. Poi, nel 2003, la sconfitta subito per mano di Pep Guardiola, all’epoca ancora con gli scarpini ai piedi.

Poi, il 2006, l’anno della ricostruzione, con il Torino di un fischiatissimo Gianni De Biasi vittorioso per 1-0 grazie al gol di Abbruscato. E infine, la travagliata stagione di Colantuono, della rivoluzione Petrachi e della finale play-off persa proprio contro il Brescia. In campionato, in Lombardia, i granata furono sconfitti per 1-0, con Flachi in gol e con Belingheri espulso nel secondo tempo. Ma è nella doppia finale per la promozione che si infiammò la rivalità tra le due squadre. All’andata, a Torino, non viene concesso un rigore a Rolando Bianchi e, nel finale, viene annullato un gol regolare a Rachid Arma.

Al ritorno, Possanzini e Caracciolo condannano il Toro ad un altro anno di cadetteria, rendendo inutile il gol della bandiera, proprio dello sfortunato Arma. Insomma, difficile prevederà che partita sarà quella di domenica, certo è che i tifosi del Toro vogliono un solo risultato.