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Toro, a Crotone non fallire

Toro, a Crotone non fallire - immagine 1
L’editoriale di Gino Strippoli / Dopo due partite senza vittorie i granata sono attesi al risultato pieno
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Incontro difficile in quel di Crotone per il Toro di Mihajlovic, viste anche le tante indisponibilità (Barreca, Acquah, Obi, Belotti e Lyanco). Sicuramente una quasi emergenza che mette l'allenatore granata a fare delle scelte quasi scontate sulla formazione. Detto che il centrocampo oggi dovrebbe essere costituito dalla mediana, per così dire, titolare con Baselli, che torna dopo aver scontato il turno di squalifica, e Rincon, in pieno tour de force dopo aver onorato la fascia di capitano con il suo Venezuela, la retroguardia sarà imperniata sul duo Moretti, che sostituirà lo stesso Lyanco, e N'Koulou, che sin qui ha ben fatto.

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Al loro fianco a sinistra dovrebbe giocare Ansaldi al posto di Molinaro, con a destra De Silvestri. I maggiori dubbi, se mai ci fossero, dovrebbe riguardare la fase di attacco granata, con Ljajic a dirigerla. Le indecisioni su chi giocherà al posto di Belotti sono state chiarite da Mihajlovic: avrà la sua chance di scendere in campo dal primo minuto Sadiq, mentre una possibilità avrebbe potuta averla Berenguer,  se l’allenatore granata avesse deciso di far giocare Niang come prima punta. Un ruolo per il franco senegalese che ha già ricoperto al Milan e che potrebbe anche funzionare se il ragazzo facesse valere la sua fisicità in campo.

Il campo darà le sue sentenze anche per il numero 11 granata, che si è sbloccato con il Verona, da cui ci si attende la svolta qualitativa.

Una partita comunque che il Toro non può sbagliare, anzi deve essere il vero trampolino di lancio per ritrovare la vittoria dopo due partite in cui si è raccolto solo la miseria di 2 punti.

A Crotone lo scorso anno il Torino seppur vincendo faticò non poco, grazie all'organizzazione che mise in campo Davide Nicola. Oggi, con un anno in più di esperienza e con un organico rinforzato, i calabresi saranno avversario ancora più ostico anche se il livello tecnico granata in teoria dovrebbe avere il sopravvento. Ma si sa, solo la teoria non basta: servirà grinta e polmoni e tanta corsa, tanto movimento senza palla, per avere ragione del Crotone e soprattutto conquistare i tre punti. Mai come in questo periodo sono essenziali, soprattutto dal punto di vista psicologico. Il morale della squadra può solo salire e così la sua autostima con la vittoria.

Questa - a ragion veduta - deve essere la stagione dell’Europa e per cercare di conquistare almeno il settimo posto questo Toro non può continuare a fare passi falsi, come contro la Sampdoria e contro il Verona.