Il colpo di testa di Coco a Venezia ha permesso al Toro di portare a casa tre punti importanti, ma è difficile parlare di palle inattive come valore aggiunto per i granata. Anzi, al momento l’ago della bilancia è in perfetto equilibrio. La fase difensiva granata è stata altamente rivedibile a Verona e contro l’Empoli sui calci piazzati. Al Bentegodi Kastanos è stato troppo libero di calciare dal limite sugli sviluppi di calcio d’angolo, contro i toscani Haas ha invece approfittato di una marcatura leggera di Dembele. Ad attenuare il passivo c’è il gran gol di Coco, tanto bello quanto però inutile: il centrale ha solamente ridotto lo svantaggio contro la Lazio.
Il tema
Toro a due volti su palla inattiva: gol da tre punti a Venezia, difesa rivedibile
L’asse Ilic-Masina-Coco
—C’è un tratto comune ai due gol segnati dal Toro sugli sviluppi di calcio piazzato. Entrambi sono passati dalle giocate di Ilic, Masina e Coco: il serbo ha sempre calciato il pallone in mezzo, trovando la sponda del centrale per il compagno di reparto. A Venezia Ilic ha calciato l’angolo sul primo palo, trovando la spizzata di Masina per il colpo di testa vincente di Coco. Contro la Lazio il serbo ha invece trovato la torre sul secondo palo ed è stata poi una grande acrobazia dell’equatoguineano a battere Provedel.
Tabù punizioni, quale rigorista?
—Al Toro continua a mancare il gol su calcio di punizione diretta. Escludendo quello di Verdi nel 2020 (Da Costa si fece gol da solo), bisogna tornare indietro fino alla primavera del 2017 e alla rete di Ljajic contro il Genoa per trovarne uno. A distanza di oltre sette anni il tabù è ancora da sfatare: quest’anno ci hanno già provato Coco, Lazaro e Ilic senza trovare fortuna. Da comprendere anche il rigorista: Sanabria a Verona ha trovato il primo errore da quando veste la maglia granata, a San Siro Vlasic ha preso il pallone e non ha sbagliato. Sarà ancora lui a battere nelle prossime occasioni?
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