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Toro: a luglio Boyè? Allora anche Parigini! E ora sotto con la Samp

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L’editoriale di Gino Strippoli / Con le uscite di mercato e i dubbi sulla condizione di alcuni giocatori, la rosa si assottiglia. E si ferma pure Bovo. Basteranno da qui a fine campionato?

Il Toro ha chiuso il calcio mercato con l’entrata di Immobile già da tre settimane, ed è stato un grande colpo di mercato, poi tante uscite giustificate: l’ucraino Pryyma, che il sottoscritto considera un difensore davvero forte, farà bene a Frosinone dove potrà accumulare esperienza nel campionato italiano ed essere pronto per esser preso in considerazione la prossima stagione come alternativa a Maksimovic se davvero andrà via; il franco bosniaco Prcic è stato ‘scaricato’ a Perugia, e anche per lui si tratterà di un banco di prova interessante per mettere in mostra le sue reali potenzialità in un campionato difficile come la serie cadetta: il giocatore non ha mai convinto mister Ventura negli allenamenti, diversamente il tecnico lo avrebbe fatto sicuramente giocare con la penuria qualitativa del centrocampo granata; ed infine Fabio Quagliarella ormai disintonizzato dalla storia granata per le vicende che tutti conosciamo che ritroveremo mercoledì nella sfida che vedrà il Toro affrontare la Sampdoria.

L’attaccante napoletano è un pezzo forte del mercato dei blucerchiati e per il Toro è un’uscita pesante ma anche importante sia per l’ingaggio che andrà a risparmiare che per i 2,7 milioni di euro che sarà incassato dal suo cartellino. Nell’ingranaggio delle uscite è rimasto bloccato Amauri , ingaggio alto per un giocatore che non vedrà mai il campo e che quando l’ha visto non ha mai fatto nulla di buono per guadagnarselo, vedremo se il Toro riuscirà a farlo evacuare all’estero. Tutto bene fin qui se non che i tifosi si aspettavano almeno un rinforzo a centrocampo dove latita la genialità e la tecnica di un uomo che possa davvero comandare le azioni di centrocampo.

Per tutto ciò il Toro ha tirato fuori il suo colpo di mercato l’argentino ex River Plate Lucas Boyé, attaccante prelevato a parametro zero dalla prestigiosa squadra gemellata con i granata e confinato nel Newell’s Old Boys. Dalla terra di Maradona, che ha sempre sfornato grandi campioni, la notizia che mi ha dato un mio caro amico che vive il River Plate davvero da vicino: “Caro Gino, speriamo. Questo ragazzo qui nel River ha fallito, se no non lo avrebbero lasciato andare a parametro zero”. In effetti guardando lo score del ragazzo si nota subito che non ha di certo dimestichezza con il gol. Quindi abbiamo preso una mezza punta o una seconda punta che fa solo assist? Ma in ogni caso, dubbi a parte, soprattutto se pensati e collegati alla scorsa stagione quando arrivo dall’argentina Serafino: un giocatore arrivato con la nomea di colpo di mercato volto al futuro proprio come Boyé. Allora dico: a luglio sarà giusto dare spazio anche a Vittorio Parigini, talento del vivaio granata, anch'egli classe '96 e capace di fare gol e assist. Un giocatore che già conosce il Paese e che probabilmente non farà particolare fatica ad adattarsi al campionato italiano. Se arriva Boyé, sarà doveroso dare una chance anche a Parigini. Diversamente, sarebbe un nonsense.

Discorso diverso per il centrocampo dove la situazione è tutt’altro che florida con Farnerud, reduce da una lunga inattività agonistica ( riprenderà davvero?), Obi ( idem), se non dovessero attivarsi nel vero senso della parola chi potrà mai dare il cambio al giovane Baselli? Nell’organico granata ad oggi a pieno regime si contano 20 giocatori anche se in realtà sono 25. Ma sottraendo Farnerud e Obi per i motivi già detti, Avelar che non sembra in grado di reggere più partite consecutive, Amauri che è rimasto solo per la cronaca e non per il campo e il terzo portiere Castellazzi che difficilmente vedrà mai il campo, ecco che la rosa reale si restringe e non poco. E come se non bastasse, ieri si è pure fermato Bovo. Basteranno per concludere la stagione senza poi essere in emergenza? Ad ogni modo questa sera il Toro sarà in campo in una partita molto delicata, contro la Sampdoria. Della quale Ventura e i suoi dovranno uscire con i punti in saccoccia.