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Toro, a Napoli di contropiede

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Oggi il Torino affronterà sotto il Vesuvio  il Napoli, una squadra compatta condita da grande tecnica e votata al gioco offensivo. D'altronde, una compagine che si schiera dall’inizio con Mertens, Hamsik, Insigne e Higuain non può che essere...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Oggi il Torino affronterà sotto il Vesuvio  il Napoli, una squadra compatta condita da grande tecnica e votata al gioco offensivo. D'altronde, una compagine che si schiera dall’inizio con Mertens, Hamsik, Insigne e Higuain non può che essere libera di attaccare. Ma proprio per il tipo di giocatori che il Napoli presenterà in avanti - sui quattro che giocheranno sull’offensiva solo Higuain è una vera punta -, i granata dovranno stare molto attenti a centrocampo dove sarà necessario blindare bene le fasce anche raddoppiando sugli avversari. Mettere in difficoltà la vivacità che sanno esprimere sia Insigne sia Mertens vuol dire annullare almeno il 50% delle azioni pericolose e quindi i rifornimenti a Higuain, mentre per quanto riguarda l’eccellenza Hamsik il lavoro di martello di Gazzi potrebbe aumentare la percentuale di resa inoffensiva della squadra allenata da Benitez.  La partita di oggi è difficile ma proprio perché tale il Toro dovrà sfruttare al meglio le ripartenze che gli capiteranno. In effetti, con il Napoli che davanti ai suoi tifosi farà necessariamente la partita potrebbero aprirsi varchi per i contropiedi di Cerci e Barreto, due giocatori veloci che potrebbero fare la differenza. Lo stesso D’Ambrosio in eccellente stato di forma potrebbe scavallare veloce formando un tridente veloce con le due punte granata. E’ molto probabile che Ventuta a centrocampo schieri oltre al già citato Gazzi e al tuttofare Vives anche Bellomo dal primo minuto, a meno che non intenda rischiare Basha, reduce da un infortunio, per dare un assetto più coperto e frenare ancora meglio il gioco azzurro. Se giocherà Bellomo, con la qualità che sa dare alla palla, il Toro avrebbe senza dubbio più fantasia in mezzo al campo. Il ragazzo, con ancora negli occhi il bellissimo gol d’esordio di una settimana fa,  ha tecnica indiscussa e, come si suol dire, sa dare del tu alla sfera di cuoio ed è anche l’unico vero tiratore da fuori area di questa squadra. Eccezion fatta per Farnerud, che comunque non dovrebbe essere della partita. Di certo la partita per il portiere granata Padelli sarà di quelle più importanti della carriera. Dopo la disastrosa prova contro l’Inter (ma può capitare dopo 8 partite), ha la possibilità di riscattarsi in pieno o finire nel baratro della critica. Il ragazzo, non dobbiamo dimenticarlo, è al suo primo campionato di Serie A da titolare e quindi è facile riscontrargli qualche titubanza e incertezze. Ma oggi può zittire tutti dimostrando di essere portiere da serie maggiore.