di Gino Strippoli
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Toro a Pescara, zero in condotta
Toro zero in condotta contro il Pescara perché la condotta di gara è stata sottozero, inqualificabile, perché il Pescara viaggiava a tre velocità rispetto ai granata incapaci di realizzare una manovra corale. A Pescara contro la squadra di Zeman si poteva perdere, ci poteva stare la sconfitta in preventivo ma non senza aver dato battaglia. Invece i ragazzi di Ventura in 94 minuti non hanno mai dimostrato la voglia di vincere. Zero in condotta perché hanno sbagliato l’approccio alla gara, troppo timorosi. Zero in condotta perché non hanno mai dato l’impressione di esprimere gioco tanto meno di saperlo costruire. Zero in condotta perché non si possono fare solo tre tiri in porta, di cui due su calcio di punizione ben battuti da Pasquato e uno di Sgrigna che, solo, da buona posizione ha battuto a rete facendosi respingere la palla dal terzo portiere pescarese. Per quest’ultimo tiro, tra l’altro capitato al 41 minuto del secondo tempo, carambolato poi sulla mano di un difensore e poi sul palo, bisognerebbe vedere quanto sia stato bravo il portiere e quanto abbia sbagliato l’attaccante granata. Ma eravamo comunque già sul due a zero. Troppo poco. Un Toro davvero troppo rinunciatario surclassato dalla velocità degli avversari. Zero in condotta perché la condotta della difesa è stata troppo superficiale tant’è che i due gol sono arrivati da gravi disattenzioni dei difensori. Sul primo gol Insigne ha letteralmente bruciato sul posto Darmian mentre sull’altra rete i difensori granata sono rimasti immobili a guardare Immobile che tutto solo incornava a rete. Zero in condotta perché la linea di centrocampo è naufragata presto sbagliando l’inimmaginabile: il duo Basha e Iori mai in partita. Zero in condotta perché il duo d’attacco Antenucci- Sgrigna non ha mai impensierito la difesa pescarese, incapaci di fare movimenti senza palla, troppo statici ad aspettare la palla. Zero in condotta perché la tecnica di Pasquato, eccezion fatta per i due calci di punizione , è stata sprecata dalla sua posizione in campo. Forse al posto di un evanescente Sgrigna avrebbe creato più grattacapi ai ragazzi di Zeman, con magari Oduamadi sulla sinistra. Certo sono supposizioni che si “giocano” dopo una partita persa ma sono considerazioni che si devono fare alla luce di quello che si è visto in campo. Zero in condotta perché Surraco non è un giocatore da Toro e sopratutto è un giocatore mediocre incapace di saltare l’uomo. Vien da sorridere quando si critica Rolando Bianchi che in campo, è vero, può sbagliare di tutto e di più quest’anno per via di un gioco che non lo favorisce a rete ma quanto a impegno è unico da vero capitano, impegno che, eccezion fatta per Ogbonna, nessuno ha fatto vedere. Zero in condotta perché se quella di Pescara è la squadra che con 4 nuovi elementi il prossimo anno dovrebbe affrontare un campionato di serie A be allora rinfreschiamoci la mente all’ipotesi di prendere sberle da tutti. Zero in condotta perché la mentalità con cui il Toro ha affrontato il Pescara non è una mentalità di una squadra che ha voglia di andare in serie A.
Il Toro fino a questo momento ha disputato un bel campionato , sempre in testa , è non lo si può di certo criticare infatti a livello generale il campionato disputato sino alla partita col Pescara e da 9 in pagella ma da zero in condotta per la partita col Pescara. Adesso dopo un compito in classe andato a male con zero in condotta ci vuole immediatamente una reazione con un “compito - Sassuolo” da 10 e lode: pena, se ciò non accadrà, sarà la salita in serie A direttamente. E si sa bene come andare ai play off, con la Sampdoria che maramaldeggia in forma, sia un grosso rischio. E bene non sprecare l’ottimo campionato fatto. Occorrono adesso 9 punti ovvero tre vittorie consecutive. I ragazzi del Toro le capacità per farle le hanno a patto che si approccino alla gara con la voglia di vittoria e con la giusta determinazione vista ad esempio contro il Crotone. Martedì contro il Sassuolo il Toro si gioca l’intero campionato e visto il pareggio di sabato del Sassuolo contro il Livorno e visto che il Pescara comunque dovrà recuperare due gol contro il Livorno, e non è detto che ci riesca, è vietato assolutamente deconcentrarsi visto che l’unico risultato possibile è quello della vittoria.
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