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Toro, a San Siro fai vedere quanto sei Toro

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L' editoriale di Gino Strippoli - I granata contro l'Inter hanno sempre fatto grandi partite oggi é l' ora di vincere e dare una sterzata alla stagione
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Senza ombra di dubbio il Toro contro l' Inter ha sempre giocato bene, per vincere sia a San Siro che a Torino. Una sfida romantica ma anche senza freni... Lo dice e lo ricorda la storia sin dagli inizi quando tra il 1908 e il 1910 le due squadre si sfidano 5 volte con i nerazzurri sempre vincenti . Poi arriva la prima vittoria granata il 5 marzo 1911 all 'Arena Civica di Milano con rete di Bollinger. Sarà la prima delle 63 vittorie contro i nerazzurri.

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Tanto tempo è passato e la storia va ricordata ma oggi, ovvero il presente, si presenta come una sfida quasi impari nel vedere i risultati di questo inizio di stagione, con un Inter che sta giocando per vincere lo scudetto e il Toro che fin qui non ha convinto nel gioco anche se risiede, grazie alla vittoria contro il Cagliari, al 7 posto, seppur in coabitazione con Fiorentina e Milan, in piena linea europea. Un obiettivo in realtà molto difficile da raggiungere per la squadra granata a meno che non ci sia davvero un inversione  di marcia iniziando proprio dalla partita odierna contro i nerazzurri.

Contro il Cagliari il Toro ha voluto la vittoria e l'ha conquistata anche se con grande fatica. L' aver recuperato Belotti ha senza dubbio portato in campo più fiducia nei propri mezzi e il modulo a tre centrocampisti ha dato più equilibrio tra i reparti. Proprio qui sta il nocciolo del discorso: se Mihajilovic capirà che si può attaccare e essere offensivi anche con tre centrocampisti e diciamo tre giocatori votati all' attacco allora il Toro può sperare di uscire indenne da Milano e dare una svolta al campionato. Se invece ritornerà al suo affezionato modulo con 4 attaccanti allora il Toro potrebbe diventare un lauto pasto per i nerazzurri.

In serie A nessuna squadra si schiera con 4 attaccanti e non penso che tutti gli allenatori siano incapaci e inoffensivi nel loro gioco. La Lazio ad esempio gioca con tre se non con 5 centrocampisti ma il suo reparto offensivo non è secondo a nessuno e soprattutto concede poco agli avversari, 31 i gol fatti e solo 12 subiti. La Sampdoria ha segnato 22 reti e subite solo 13 e Giampaolo gioca con tre centrocampisti coprendo bene la difesa. Il Toro ha segnato solo 16 volte e ha subito l'onta della rete avversaria ben 18 volte. Ciò vuol dire che è la 12a difesa più perforata del campionato mentre è al decimo posto per reti realizzate. Queste cifre attualmente non portano in Europa sebbene il Toro si è installato al 7 posto.

Ecco perché la vittoria contro il Cagliari ha un valore importante se sarà di proseguimento nel modulo attuato.

Il rientro in gruppo di Lyanco è sicuramente un altro dato positivo ma non può essere né Lyanco ne Obi ne Belotti, tutti rientrati, a portare il Toro in Europa se non viene protetta la difesa e se a centrocampo si è sempre in inferiorità numerica.

Oggi come oggi spiace dirlo ma un giocatore come Niang, sebben io sia un estimatore del ragazzo perché le sue doti tecniche non si discutono, non serve al Torino. Difficile oggi pensare a togliere Ljajic, Belotti e Falque per far spazio all' ex milanista. A meno che non si ritorni nell' attacco a 4 elementi e allora caro Toro buona fortuna.