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MILAN, ITALY - OCTOBER 26: Ricardo Rodriguez of Torino FC battles for possession with Alexis Saelemaekers of AC Milan during the Serie A match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on October 26, 2021 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
La sconfitta del Torino a San Siro contro il Milan rispecchia il cinismo delle grandi squadre: per vincere a volte basta un solo tiro in porta, sufficiente per portare a casa tre punti. E martedì nella gelida serata milanese la regola non è sfuggita ai rossoneri che nell’unica vera occasione sono riusciti a segnare il gol della vittoria grazie ad un bell’assist di Krunic di testa per l’inserimento e il tocco facile di Giroud. In questo caso con la difesa granata piazzata il centravanti francese è stato bravo nell’arrivare alle spalle di Singo e battere a rete.
Una rete che non ha sicuramente dato slancio al Milan anche perché il Torino ha sempre combattuto bene nei duelli uno contro uno, in primis con il bravo Pobega. Insomma, una partita che alla fine dei conti il Toro avrebbe meritato ampiamente di pareggiare e gli ultimi 20 minuti sono lì a dimostrarlo, anche se già nel primo tempo i granata erano andati vicini al gol su un incursione del duo Brekalo–Singo, con quest’ultimo che metteva una palla a centro area con Belotti che non agganciava di un nulla.
Poi, per l’appunto, i secondi 45 minuti con un Toro più vivace, capace di far girare la palla più velocemente nonostante un Belotti ancora imballato che non è mai riuscito a trovare la giusta posizione in campo. Migliorerà sicuramente con quando ritroverà la migliore condizione. L’unico bel movimento del centravanti granata è arrivato al 52' dopo un bell’assist di Linetty ma il suo impatto con il pallone è debole e parato da Tatarusanu.
Juric a questo punto decide di far cambiare il passo al Toro per cercare di raggiungere il pareggio cambiando Belotti e Linetty con Praet e Sanabria e i risultati si vedono con un Toro più pericoloso e incisivo in avanti, tant’è che fioccano le occasioni da gol con Tatarusanu che si immola respingendo in angolo un tiro incrociato di Sanabria su assist di Praet. Poi pochi minuti dopo ancora l’attaccante paraguaiano è pronto a liberarsi in area e a tirare ma il pallone viene rimpallato in angolo. Ancora il Toro in avanti e Praet da fuori area fionda un tiro che viene deviato sulla parte alta della traversa. Gli ultimi minuti sono incandescenti con Brekalo che al 93' lancia in area un pallone che viene spizzicato da Pobega, ma il portiere rossonero salva. E ancora al 94' un angolo battuto da Brekalo viene spizzicato da Milinkovic-Savic e poi toccato da Sanabria ma il Milan si salva con un po' di fortuna.
Dopo tutte queste palle gol il Toro torna a casa con l’amaro in bocca per un pareggio che avrebbe meritato. Una sconfitta ingiusta che sta anche a significare come i granata rispetto alle scorse stagioni giocano a pallone e crescono di partita in partita, e martedì avevano comunque la prima della classe del campionato, dominandola per certi tratti.
In secondo luogo, oggi come oggi, Sanabria riesce a essere più pericoloso di Belotti perché riesce a occupare meglio gli spazi in area e a giocare nello stretto. Praet è indispensabile perché sa dare più fantasia e profondità all’attacco granata e Brekalo deve invece cercare di pazientare un po' di più ed essere meno frettoloso nelle giocate anche se alla fine è risultato sempre uno tra i migliori. I granata devono cercare di più le conclusioni da fuori, nel primo tempo non ha fatto nemmeno un tiro in porta. Un annotazione: anche come contro il Napoli, Milinkovic-Savic non ha dovuto fare nemmeno una parata rispetto al suo pari ruolo che ha salvato più volte la porta rossonera. Il Toro ha bisogno certamente del suo “Gallo”, ma deve cercare di entrare al più presto in una forma accettabile.
Adesso sabato ci sarà un altro scontro importante che il Toro non dovrà sbagliare, quello con la Sampdoria. Ci sarà da recuperare le energie spese a San Siro, ma se i granata giocheranno come nel secondo tempo di martedì allora le possibilità di vederlo vincere ci saranno tutte.
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