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Toro: a testa bassa, nonostante tutto, nonostante i furti

Manolo Chirico
Tocco di Mano / Dopo Palermo, l'Europa resta alla portata. Ma quel gol di Maxi Lopez era valido

Pareggio amaro, anzi di piú. Il Toro torna dalla trasferta in Sicilia con il fegato marcio, avvelenato dall'ennesima, pessima, prestazione. Chi è entrato in campo ha dimostrato di non essere in serata e ancora una volta due punti su tre, se li porta via il vento.

È chiaro, palese, che i protagonisti in negativo cui ci riferiamo non sono e non possono essere i giocatori mandati in campo da Ventura: loro hanno fatto la propria parte, ribaltando il risultato, centrando l'ennesima rimonta. Chi invece poteva anche restare a casa (e forse sarebbe stato meglio cosí) è la formazione designata e preposta a dirigere l'incontro. Incapace di giudicare correttamente l'unico episodio dubbio del match. La classica domanda da dentro o fuori, il tipico filmato utilizzato durante l'esame per l'abilitazione professionale. Maxi Lopez stacca di testa anticipando il difensore, fermo immagine: il gol è regolare o no? No. Risposta sbagliata.

Ma i nostri arbitri sono davvero in malafede o semplicemente per lo più incompetenti? La domanda ci appare sempre più lecita, settimana dopo settimana. E a farne le spese sono sempre gli stessi: i giocatori che vanno in campo e i tifosi che seguono e vivono per la propria squadra.Una ciliegina tira l'altra - si diceva -: sì, fino a quando non te le fanno andare di traverso. Vinto il derby, ecco che il Toro si ritrova a mandar giù un bocconcino che assomiglia più che altro ad un'amarena ammuffita. Di quelle proprio andate a male. Di quelle che: "Vieni a pescare con noi? Ci manca il verme!". Meglio fermarsi qui e non andare oltre. Tanto chi vuol capire, capisce.

Che l'ennesimo torto stimoli il Toro a correre, picchiare, caricare ancor più forte. Senza però mai perdere la lucidità, giocando con il giusto atteggiamento dal primo all'ultimo minuto. Perché la qualificazione europea è sempre lì a un passo, ma il margine di errore ora rasenta lo zero assoluto. Il Toro lo può e deve tagliare questo traguardo. Per dimostrare a tutti che il calcio, in fondo, è ancora uno sport onesto e giusto. Lo deve fare a testa bassa. Nonostante tutto, nonostante i furti.