Basta riprese flop, basta giocare secondi tempi scialbi e dettati da chissà quali paure. Il Toro a Empoli ha l’occasione di salvare la stagione riprendendo il discorso con le vittorie, visto che la successiva partita contro il Pescara sembrerebbe tutt'altro che difficile. Sei punti nelle prossime due partite riporterebbero un po' di entusiasmo sia nella squadra che soprattutto tra i tifosi, delusi sia dall’atteggiamento dei granata in campo sia da una campagna di rinforzamento invernale che ha portato praticamente il nulla sino ad oggi (si spera nel risveglio di Iturbe).
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Toro, ad Empoli risorgi!
E’ un Toro sicuramente meno equilibrato e più debole dello scorso anno, perché è meno squadra! Rispetto all’anno scorso il Toro ha più piedi buoni dal punto di vista tecnico, basti citare gli arrivi di Ljajic, Falque e lo stesso Valdifiori, ma non sempre la qualità dei singoli fa diventare una squadra forte. Dei tre chi sta facendo vedere il proprio valore è sicuramente Falque, che bomber non è, con le sue 9 reti che sono tante per un esterno che aiuta anche il centrocampo. Valdifiori è bravo ma spesso surclassato dalla velocità e dalla tattica che predilige l’allenatore granata, per di più è uomo in mezzo al campo che fa poco filtro. Ljajic per adesso è un flop.
In più, lo scorso anno la difesa era imperniata su Glik e Maksimovic ed anche un Moretti con un anno in meno. Oggi i titolari sono Castan e Rossettini, due giocatori prelevati all’ultimo momento che sono lontani anni luce dal poter essere sostituti di chi li ha preceduti. Ecco perché questo Toro è più debole. C’è meno amalgama tra i giocatori, si fatica troppo a centrocampo: dopo trenta minuti tra paura e fatica i giocatori granata appaiono sempre scoppiati. Oggi c’è la possibilità almeno di ripartire contro un Empoli che quest’anno ha fatto vedere buone cose a fasi alterne e nel girone di andata conquistò contro la squadra di Mihajlovic (ma in panchina c’era Lombardo) un prezioso pareggio mentre il Toro faticò non poco. Se si vuole vincere occorre cercare rimedi nella fase difensiva granata, che ovviamente comprende il gioco a centrocampo.
I giocatori sono quelli che conosciamo tutti, non ci sono stati arrivi, per cui provare Gustafson o Lukic centrali dal primo minuto non sarebbe di sicuro un delitto. I giovani dalla loro hanno l’entusiasmo di dimostrare le proprie qualità (e l’esplosione di Barreca ne è un esempio) per cui un eventuale turno di riposo a Valdifiori ed il conseguente innesto di uno tra i due citati vedrebbe una mediana che potrebbe giocare senza un vero regista, ma che al tempo stesso darebbe a Baselli la possibilità di innescare gli attaccanti granata e soprattutto fare muro a centrocampo. Per il gioco d’attacco del Toro l'attitudine a fare filtro in mezzo al campo è necessaria e questo grande difetto è sotto gli occhi di tutti.
La compagine allenata da Martusciello segna con il contagocce: solo 13 le reti messe a segno finora, che ne fanno il peggiore attacco della Serie A; ma ha anche una difesa solida che ha incassato solamente 30 reti rispetto già alla difesa granata che viaggia a –32. In porta ha un certo Skorupski (pare già opzionato dai granata per la prossima stagione), sicuramente uno dei migliori portieri della Serie A, mentre a centrocampo un occhio di riguardo al giovane Diousse, grande forza della natura, che Mihajilovic ammira molto. Poi un ex come El Kaddouri che quando vuole sa far male a qualsiasi difesa. Una partita che se il Toro affronterà con la giusta mentalità per 90 minuti potrebbe far sua, altrimenti potrebbero essere nuovi dolori.
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