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Toro, adesso vincere a Ferrara

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L’editoriale di Gino Strippoli / Dopo aver violato il campo della Roma i granata devono allungare anche in campionato

Nessuno si sarebbe aspettato una prestazione dei granata cosi importante contro la Roma eppure c’è stata grazie all’abnegazione di tutti i giocatori, che hanno dato l’impressione che quando hanno voglia di giocare e di stare attenti a mantenere ognuno il proprio spazio in campo sanno far male a chiunque. Non si vince per caso contro la Lazio, la Roma né si pareggia contro il Milan e l’Inter, tutte e quattro partite fuori casa. Addirittura sembrerebbe che il Toro in trasferta abbia un atteggiamento più maturo e patisca  il clima casalingo, seppur sorretto da una tifoseria unica al mondo. Sono le cose strane che si vivono nel mondo del calcio.

Ma a fronte di ciò la trasferta odierna che vedrà il Torino giocare contro la neopromossa Spal potrebbe rivelarsi un trampolino di lancio per i granata che, nonostante tutti i risultati di pareggiate acuta, sono ancora li vicinissimi al 6° posto. Già, per entrare in Coppa Uefa si è formato un nutrito nugolo di formazioni che possono ambire ad entrare in questa porta. Almeno 8 squadre sono in lizza, partendo dai 21 punti del Chievo, del Bologna e dell’Udinese fino ad arrivare ai 27 della Sampdoria. Il Toro è nel bel mezzo del mazzo, a 23 punti. Vincere oggi significherebbe arrivare ad un passo dai blucerchiati, che dovrebbero essere vittima della voglia di scudetto del Napoli. Tutte ipotesi, poi sarà il campo a decretare il verdetto e la classifica ben sapendo che mancano davvero tantissime giornate alla fine del campionato: tutto un girone di ritorno, senza contare ancora l’ultima giornata contro il Genoa.

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La vittoria contro la Roma ha portato nuova linfa di entusiasmo tra i tifosi, ma anche nella squadra, ed ha dimostrato come il Toro nel proprio organico abbia giovani interessanti e forti solo bisognosi di giocare come Edera, Berneguer e Milinkovic-Savic, che possono essere valide alternative ai titolari senza far mancare nulla alla potenzialità della squadra. Non dimentico il giovane Lyanco, che però ha dimostrato già di essere un titolare dei granata.

La sfida contro la Spal è tutt’altro che facile e semplice, anche perché la formazione ferrarese tra le proprie mura ha un curriculum stagionale di tutto rispetto con due vittorie in casa su otto partite, tre pareggi e tre sconfitte, con 10 gol fatti e 12 subiti. Per una neopromossa che gioca per salvarsi non è male. Inoltre con 14 punti è terzultima insieme al Genoa, quindi giocherà con la bava alla bocca come tutte le formazioni che sono sul pendio della serie B. Occhio poi all’ex Antenucci, e ai due Paloschi e Floccari, gente che il vizio del gol non lo ha mai perso. La velocità dell’ex granata ad esempio potrebbe mettere in difficoltà De Silvestri, sebbene il terzino granata stia attraversando un buon momento. A difendere la porta spallina il Toro troverà una sua vecchia conoscenza: quell’Alfred Gomys, cresciuto a pane e Toro, che sta dimostrando tutto il suo valore anche nella massima serie. Ecco perché è il Toro che dovrà fare una prestazione importante per poter vincere. Il Toro ha qualità tecniche invidiabili e sicuramente superiori alla Spal, ma anche a tante altre squadre di Serie A. Se si metterà in testa  di giocare da squadra e di scendere in campo dal primo minuto con la massima concentrazione, nessun risultato gli sarà precluso.