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Toro, Allegri osso duro nei derby: ne ha vinti 10 su 13

Redazione Toro News

Il mister toscano ha sconfitto i granata per dieci volte, ha pareggiato due partite e ha perso solo il 26 aprile 2015

Massimiliano Allegri, da allenatore della Juventus, ha incontrato il Torino per ben tredici volte (undici in campionato e due in Coppa Italia). Il mister toscano ha sconfitto i granata per dieci volte, ha pareggiato due partite e ha perso solo il 26 aprile 2015, quando Darmian e Quagliarella rimontarono il vantaggio iniziale di Pirlo su punizione. Il tecnico bianconero ha vinto il derby più volte con gol negli ultimi minuti: Pirlo nel 2014, Cuadrado l’anno successivo, infine Locatelli nel 2021 ha regalato i tre punti ai suoi con una rete all’ottantaseiesimo. Non sono mancati anche risultati nettissimi quali due 4-0: in Coppa Italia nel 2015, in cui segnò anche Simone Zaza, e in campionato nel settembre del 2017. Allegri ha sempre impostato la stracittadina sicuro dei propri mezzi, lasciando sfogare i granata, senza che fossero, quasi mai, troppo pericolosi da mettere in dubbio il risultato finale a favore della Juventus. Questa sua abilità, unita a una squadra sempre decisamente più forte, l’ha portato ad essere l’allenatore bianconero più vincente nelle partite contro l’altra compagine cittadina.

LA CRESCITA BIANCONERA - Allegri ha ripreso la guida tecnica della Vecchia Signora in questa stagione, dopo la vittoria del campionato firmata Maurizio Sarri e il quarto posto di Andrea Pirlo, che ha lasciato il tricolore all’Inter dopo nove scudetti di fila. È stato richiamato per ridare alla Juventus concretezza nella ricostruzione, in seguito agli addii di Cristiano Ronaldo e Gianluigi Buffon. Non è riuscito subito a trovare il bandolo della matassa ed è partito con un inizio parecchio difficile, che lasciava pensare ad un campionato senza l’obiettivo scudetto. La debolezza della squadra era nella difesa: infatti anche nelle vittorie Szczesny non rimaneva imbattuto. A fine settembre ci furono, ad esempio, due successi per 3-2 contro Spezia e Sampdoria. Ad ottobre i bianconeri caddero contro Sassuolo e Verona e il 2 novembre superarono lo Zenit, ma prendendo due reti. Mettendo ordine nella retroguardia, la risalita è incominciata grazie ai clean sheet. Nel calcio dei tre punti un pareggio è quasi una mezza sconfitta e le vittorie di misura sono decisive per il morale e la classifica. Tra il 2 novembre e il 5 dicembre la Juventus ha ottenuto cinque vittorie fra Serie A e Champions League in sette partite, tenendo la porta inviolata per ben quattro volte. Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 i bianconeri non sono usciti sconfitti negli scontri diretti contro Napoli, Roma e Milan, portando a casa i match contro le “piccole” Bologna, Cagliari, Udinese e Verona (tutte vinte 2-0). La Juventus è, quindi, una squadra in ripresa, che si sta preparando alla fase ad eliminazione diretta del massimo trofeo continentale contro il Villarreal e ad una volata per la parte alta della classifica. In più sono arrivati nel mercato invernale due calciatori di tutto rispetto come Zakaria e Vlahovic.

LE MOTIVAZIONI GRANATA - Il Torino, che viene da due sconfitte consecutive contro Udinese e Venezia in cui si è vista un’involuzione sul piano del gioco, proverà ad invertire questa tendenza: Juric è un allenatore che propone un calcio coraggioso e dinamico. I granata hanno dimostrato di poter imporre il proprio gioco contro squadre di alta classifica come il Milan, l’Inter e il Napoli. Anche il derby di andata è terminato in favore dei bianconeri con una vittoria di misura in cui il Toro ha messo alle corde gli avversari per gran parte del match, cedendo solo in seguito all’uscita dal campo dei suoi attaccanti Sanabria e Brekalo. Può essere l’occasione giusta per “vendicare” le sconfitte degli ultimi anni e far incominciare la seconda parte di stagione con la spinta della prima vittoria all’Allianz Stadium nella storia del Toro.