toro

Toro, all’ultimo secondo

Toro, all’ultimo secondo - immagine 1
Mancava solo un piccolo semplicissimo secondo alla fine della partita Bologna Torino, in campo mister Ventura era scuro in volto e il sottoscritto stava già scrivendo il titolo del suo editoriale: ''Toro che pollo!'' ed invece…. quel...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Mancava solo un piccolo semplicissimo secondo alla fine della partita Bologna Torino, in campo mister Ventura era scuro in volto e il sottoscritto stava già scrivendo il titolo del suo editoriale: ''Toro che pollo!'' ed invece…. quel satanasso instancabile  di Santana conquistava palla a centrocampo e con un lancio preciso tagliava in due il campo da destra verso sinistra trovando pronto D’Ambrosio a raccogliere l’ultima speranza. Il ragazzo di Castellamare  non sprecava nulla anzi in velocità dribblava Antonsson  e sferrava un tiro cross forte e potente che trovava  pronto il piede di capitan Bianchi per il gol del pareggio. Le maglie della rete bolognese si allargavano gonfiandosi  mentre  i tifosi granata gridavano in urlo liberatorio la rabbia accumulata negli ultimi 8 minuti dal gol del vantaggio felsineo con Guarente. Un pareggio da infarto, vero, ma quanta emozione alla fine. Di certo il Toro per poco non è stato pollo arrostito e sarebbe stata un autentica beffa visto che i granata erano passati in vantaggio con Barreto al 24’, un gol difeso bene per 64 minuti fino a quando uno sprovveduto Masiello si perdeva il greco Kone che insaccava di testa tutto solo raccogliendo un bel traversone a rientrare di Morleo. E tutti a chiedersi in quel momento: ma Masiello dov’è finito? Il gol amplificava l’entusiasmo rossoblù con i ragazzi di Pioli che iniziavano ad attaccare mettendo più volte sottopressione il Toro. I granata si difendevano bene e ripartivano veloci trovando anche le occasioni per raddoppiare con Jonathas, che però al 36’ sprecava malamente sbucciando la palla dopo una bella torre di Bianchi, e  con  quel cavallo argentino di nome Santana, che indiavolato dopo una bella sgroppata dall’out sinistro metteva una palla forte e tagliente in area che veniva smanacciata  da Curci togliendola di fatto ad almeno tre granata in area pronti a colpire. Si sa che nel calcio chi sbaglia troppo poi viene castigato ed infatti all’80’ al gol di Guarente le dita delle mani dei tifosi granata sono ficcate tra i capelli dalla disperazione . Incassare il gol a cinque minuti dalla fine, dopo aver sfiorato il raddoppio più volte, ha il sapore della doppia beffa soprattutto guardando il gol subito. Un gol ancora una volta ‘regalato’ al centrocampista avversario , così com’era successo contro il Cagliari con Conti, così come per tre volte contro il Napoli con Dzemaili, così anche a Bologna con Guarente libero di tirare indisturbato dal limite dell’area senza nessuno a contrastarlo. Ma possibile che i gol subiti in precedenza non insegnino nulla? I nostri centrocampisti  sono apparsi nuovamente troppo schiacciati a ridosso della linea difensiva lasciando troppi spazi alle ribattute avversarie. Un gol da KO se non fosse che il Toro per sua natura storica non è mai domo e trovando  forza  in giocatori orgogliosi e mai arrendevoli come Santana, D’Ambrosio e Bianchi troverà un pareggio meritato. Già, il gol del pareggio granata è arrivato da Bianchi, gol pesante il suo, che a fine partita dichiarerà con orgoglio che lotterà fino alla fine per questa maglia e per la causa granata. Già detto di SuperSantana  ( anche il primo gol granata nasce da un suo potente tiro che piega le mani a Curci) applaudiamo la prestazione di Barreto al secondo  gol consecutivo, da vero opportunista e con l’intelligenza di chi sa come seguire un azione da gol. Basha ha recuperato molti palloni a centrocampo innestando anche un paio di belle ripartenze però, come anche Gazzi,  spesso è andato a schiacciarsi troppo sulla linea di Ogbonna e compagni creando i presupposti per il gol del vantaggio bolognese. Ottimo Darmian che ha tolto sempre l’ossigeno a Diamanti annullandolo completamente mentre Glik e Ogbonna hanno matato bene sia Gilardino che Gabbiadini. Un po’ in ombra Cerci ma non era semplice per l’ala granata ben marcato e raddoppiato più volte anche se al terzo minuto in una sua classica ripartenza avrebbe potuto cercare l’uno contro uno  e andare al tiro al posto di fermarsi per mettere poi una palla in area che non ha avuto seguito positivo, mentre al 21’ ben imbeccato da Basha l’ala  granata si è involato bene in contropiede, convergendo al centro, andando al tiro con palla mandata in angolo dal portiere. Nonostante  questo sia un pareggio capace di far saltare le coronarie a chi ama il granata c’è da riscontrare la positiva volontà di non arrendersi mai dei giocatori granata che hanno creduto fino all’ultimo secondo di uscire imbattuti dal Dall’Ara.  Pareggio da Cuore Granata!    Gino Strippoli   (foto M.Dreosti)