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Toro, ecco perchè Belotti da solo vale mezza squadra

Nicolò Muggianu

Approfondimento / Il "gallo" granata è a quota 15 gol in campionato ed è sempre più decisivo. E con i rigori...

Quindici gol sono pochi per descrivere l'impatto che Belotti ha sul Torino. Corsa, lotta, altruismo e spirito di sacrificio sono solo alcune delle doti che il "Gallo" mette in campo per 90' oltre alla solita - ma mai data per scontata - cattiveria sotto porta. Il numero nove del Toro, infatti, si è dimostrato fino ad oggi l'uomo più decisivo della squadra riuscendo a decidere le partite più bloccate e regalando spesso e volentieri i tre punti ai suoi a suon di gol e assist. Emblematiche, a tal proposito, le gare contro Crotone e Genoa decise proprio da Belotti che riuscì, in entrambe le circostanze, a sbloccare a pochi minuti dalla fine match che sembravano ormai destinati al pareggio.

“Belotti conta moltissimo, se non ci fosse lui avremmo molti meno punti" ha dichiarato Mihajlovic al termine della partita di Empoli. Il tecnico però ha poi puntualizzato: "Ma ho sempre detto che non è un Maradona che salta tutti e va in porta, ma un finalizzatore che ha bisogno delle azioni manovrate della squadra. Quindi se ha fatto così tanti gol è perchè la squadra lo mette in condizione di segnare”. Una puntualizzazione veritiera e necessaria quella fatta dal tecnico serbo volta, non tanto, a sminuire le indubbie doti dell'attaccante, ma piuttosto, a esaltare quelle del resto della squadra che in questo periodo di crisi sta vivendo all'ombra del suo bomber. E' altrettanto vero però, che il Torino, senza Belotti, ha faticato molto a trovare la via della rete stentando in zona gol e non riuscendo a incidere. Emblematiche in questo senso le partite contro Empoli e Pescara dell'andata e il match di Bologna perso 2-0 in cui i granata erano orfani proprio dell' attaccante.

Da inizio anno a questa parte Belotti ha messo il suo sigillo in ben undici gare diverse, segnando due doppiette - contro Cagliari e Crotone - e una tripletta contro il Bologna. Di queste undici occasioni complessive in cui il "gallo" è andato a segno sono cinque le vittorie ottenute, due i pareggi e quattro le sconfitte. Il ragazzo ha dunque inciso direttamente su 17 dei 32 punti complessivi raccolti fin ora dal Torino che senza i suoi gol, più che per l'Europa, lotterebbe per non retrocedere. Le gare più significative a questo proposito, come anticipato, sono le vittorie contro Bologna, Crotone e Genoa in cui il bomber ha sbloccato match che parevano destinati al pareggio. Da non sottovalutare, però, anche i pareggi contro Milan ed Empoli in cui i gol del "gallo", non hanno portato ad esaltanti vittorie, ma hanno salvato almeno l'onore, permettendo alla squadra di Mihajlovic di portare a casa un punto in partite a dir poco sottotono.

Capitolo rigori. L'ultima trasferta di Empoli ha messo in evidenza l'ennesimo problema dei granata: prima era toccato a Ljajic contro il Milan, domenica è stato il turno di Iago Falque. Del rigore sbagliato però, più che l'aspetto prettamente tecnico è necessario considerare quello mentale e caratteriale. Più che risultato di una scelta tecnica, infatti, gli ultimi due errori dagli undici metri sono parsi piuttosto un "capriccio" di due giocatori che hanno anteposto gli interessi personali a quelli di squadra. Nell'ultima occasione, poi, la squadra ha quasi "disertato" la scelta di Iago Falque rinunciando inspiegabilmente alla ribattuta dimostrando i primi sintomi di un'assenza di leadership in campo che dovrebbe essere ricoperta dal capitano, ma che Benassi ha espresso fin ora solo a tratti.

Per lo meno l'ultimo rigore sbagliato ha messo in chiaro che da oggi in poi sarà proprio il "gallo" ad avere l'incarico di battere i tanto richiesti "penalty". "Da adesso in poi sarà Belotti il rigorista" ha aggiunto Sinisa Mihajlovic a termine della gara mettendo di fatto una pietra sopra la spinosa questione. E se qualcuno avesse dubbi su chi fosse il rigorista designato, ora non ne avrà più.