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È un Toro che ha convinto, quello visto in campo nel derby. I granata hanno giocato alla pari contro i bianconeri, pagando a caro prezzo una sola disattenzione e due rigori non fischiati dal direttore di gara. Contro la Juve, però, è emersa una lacuna della squadra granata.
ULTIMO PASSAGGIO - Con Iago Falque che non ha potuto prendere parte all'incontro, è mancato l'uomo addetto all'ultimo passaggio, che facesse da collante tra centrocampo ed attacco. Senza la fantasia dello spagnolo, infatti, al Toro manca quella imprevedibilità per fare male agli avversari negli ultimi venticinque metri. Un profilo che probabilmente la società aveva identificato in Soriano, che nella Sampdoria ed al primo anno di Villareal aveva dimostrato di saper fare la differenza da trequartista. Per quanto fatto vedere fino a questo momento, però, il giocatore ha ampiamente deluso le aspettative. E così, nelle ultime gare contro Cagliari, Genoa e Milan, il Toro ha pagato la poca qualità ed imprevedibilità negli ultimi metri non riuscendo a concretizzare la mole di gioco prodotto.
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PUNIZIONI SPRECATE - All'imprevedibilità che al Toro sta mancando negli ultimi metri si aggiunge anche l'assenza di un giocatore in grado di incaricarsi dei calci piazzati. Sotto questo punto di vista, infatti, la partenza di Ljajic ha lasciato un vuoto importante in rosa. E se a ciò si aggiunge l'indisponibilità di Iago Falque, il risultato è una squadra che non riesce a rendersi pericolosa sui piazzati. Un esempio è arrivato proprio nel derby, con il Toro che ha avuto a disposizione diverse punizioni sulla trequarti ma, a causa dell'assenza di uno specialista, non è riuscito a creare problemi alla retroguardia bianconera. Della loro battuta si è infatti incaricato Rincon, mentre Ansaldi ha calciato gli angoli. Due ottimi giocatori, ma per certi compiti ci vorrebbero giocatori con ben altre caratteristiche.
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