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Dopo il k.o. di Udine il Toro si rialza subito ed ottiene una vittoria fondamentale contro l’Atalanta, bissando così il sonoro 5-1 dell’andata a Bergamo. La sconfitta con i friulani rimane perciò l’unica per i granata nelle ultime nove giornate, e la grande prestazione di ieri lascia ben sperare per un rapido raggiungimento dell’obiettivo stagionale, la salvezza. Del resto, era dal 2001/02 che il Torino non aveva così tanti punti dopo 25 giornate di Serie A: 32 in quel caso, lo stesso bottino che avrebbe quest’anno senza penalizzazione.
MATCH A SENSO UNICO – Fin dall’inizio della partita si è visto un gran Toro, in assoluto controllo del match. Pensate che in tutto il primo tempo l'Atalanta ha effettuato un solo tiro, per giunta bloccato da un difensore; per il Torino le conclusioni in questa partita sono state 23 – si tratta di un record stagionale per i granata. Sono stati inoltre 510 i passaggi effettuati dagli uomini di Ventura: solo in tre occasioni hanno fatto meglio nel campionato in corso.
DIFESA QUASI PERFETTA – Jean-François Gillet stava per chiudere la quinta partita senza essere chiamato in causa, se solo non avesse effettuato quel fallo sul giovane Livaja: il rigore di Denis è stato l’unico tiro subito nello specchio della porta dal portiere belga in tutta la partita.
I RIGORI... – Già, ancora un rigore: si tratta dell’ottavo subito dal Torino in questo campionato, un record negativo condiviso con l’Udinese. Su quello di ieri c’è poco da discutere, ma se si pensa che una squadra come quella granata, che tiene spesso il possesso della sfera cercando di fare la partita, ha un saldo rigori di -5 (tre a favore, otto contro), il peggiore della Serie A, qualcosa non torna. Oltre a molte scelte arbitrali discutibili infatti, è innegabile che vi siano state troppe disattenzioni difensive ed alcuni errori individuali che sono costati parecchio fin qui. Ed anche questa volta il Toro ha rischiato di vedere due punti gettati al vento per un errore della retroguardia.
CERCI – Continua il momento d’oro di Alessio Cerci, che a questo punto potrebbe ambire meritatamente ad una chiamata da parte del ct Cesare Prandelli, presente all’Olimpico proprio per osservare l’esterno del Toro. E ieri oltre al bellissimo gol ha fatto vedere grandi cose. Parlano per lui alcuni dati: 3 tiri nello specchio effettuati (nessun giocatore del Toro ne ha fatti più in una partita di questo campionato), 6 assist per il tiro di un compagno (record per un granata in questa stagione), 9 cross effettuati, 4 dribbling riusciti, 4 falli subiti... davvero numeri da Nazionale.
IL RITORNO DI OGBONNA – Si è rivisto finalmente in campo Angelo Ogbonna: il forte difensore del Toro non giocava una partita di Serie A dallo scorso 9 dicembre. Subito una prova solida per lui, sempre in grado di dare grande sicurezza alla retroguardia: parlano in suo favore i 47 passaggi riusciti su 47 tentati, una percentuale di riuscita del 100%. Per lui anche 6 respinte difensive a liberare l’area.
BIRSA – Nemmeno con l’infortunio di Santana è stato concesso a Valter Birsa di giocare da titolare; lo sloveno però si è rivelato nuovamente importantissimo ed ha siglato il gol del 2-1 finale. Per Birsa solo 404 minuti di gioco in questa stagione, sufficienti però per realizzare due gol e fornire tre assist vincenti. Meritebbe una chance da titolare?
Giacomo Zanetello(dati forniti da)
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