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Toro, attacco indecifrabile

Federico Danesi

Le cifre, al netto delle prestazioni, dicono che l’attacco granata sino ad oggi si è limitato al minimo sindacale. Colpa dei singoli o della squadra, a seconda di come la si pensi e...

"Le cifre, al netto delle prestazioni, dicono che l’attacco granata sino ad oggi si è limitato al minimo sindacale. Colpa dei singoli o della squadra, a seconda di come la si pensi e delle diversi visioni con cui s’interpretano le partite. Ma conta relativamente, ché sin da domenica prossima ci sono segnali da dare e posti da scalare, per tutti.NESSUN TITOLARE - Perché la realtà è che mentre impera il turnover selvaggio praticamente in tutta la serie A, da altri parti ci sono gerarchie ben delineate, soprattutto perché quelli che una volta avremmo definito titolari lo sono di fatto e non solo sulla carta, forti delle loro prestazioni. In casa Ventura invece sino ad oggi è stato come al Grand Hotel, uno via l’altro senza soluzioni di continuità, senza che per tre gare di fila venisse presentata la stessa coppia, volendo considerare come idea di fondo quella del 4-2-4 che è caro al tecnico.

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"BIANCHI AGITATO - Ecco perché questo due mesi che ci separano dal chiudere il girone d’andata ma soprattutto dall’apertura del mercato saranno anche fondamentali per stabilire gerarchie chiare in avanti, ché da altre parti ci sono già. Bianchi, lo dimostrano pure le opinioni dei nostri lettori, resta un totem sino a prova contraria, ossia quella del rinnovo. E’ lì anche per mancanza di una riserva credibile almeno come peso offensivo realizzativo (Meggiorini sino ad oggi non lo è stato) e le nuvole nere che volano sul suo rinnovo certo non contribuiscono a tranquillizzarlo, visto che preannunciano un addio anche precoce.

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"SANSONE SCALA - Poi c’è il resto, con un partner che stenta ad arrivare. Domenica toccherà quasi sicuramente a Sansone, ma c’è da scommettere sin d’ora che la coppia con il capitano sarà in dubbio sino all’ultimo se non altro perché sino ad oggi è stato buona solo per le chiacchiere da bar. L’attaccante di Lucania al momento è l’ultimo ad aver timbrato il cartellino, ha voglia di rasare l’erba dell’Olimpico e di riscattarsi davanti a quel pubblico dal quale bruscamente è stato allontanato dieci giorni fa, ha sostanzialmente tutto per scalare le gerarchie venturiane e convincere definitivamente tutti. Mentre Meggiorini e Sgrigna oggi partono da riserve, anche se con certezze: il primo ha un contratto blindato, il secondo sta gettando le basi per il rinnovo, anche se automaticamente non vuol, dire permanenza, soprattutto se a gennaio realmente il reparto dovesse arricchirsi con un paio di facce nuove e tutte d’origine sudamericana

"CHIMERA DIOP - Certo, c’è anche Diop. Eletto, anche contro volontà, come simbolo di quel Settore Giovanile ancora in grado di scovare talenti (con il bilancino, certo, ma meglio che niente) e sogno nemmeno inconfessato di molti tifosi. Bruciarlo adesso saprebbe di azzardo, concedergli però minuti come è stato fatto con tutti gli altru invece avrebbe il gusto della novità e darebbe un po’ di pepe ulteriore alla concorrenza. Sta a Ventura, mica a noi. Ma in fondo davanti a lui non ci sono Milito o Hulk.Federico Danesi(foto M.Dreosti)