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Già, il Torino oggi pomeriggio, in questo indimenticabile 4 maggio per tutti gli sportivi italiani, scenderà in campo contro il Chievo Verona. Sembrerebbe una partita facile vista la differenza di classifica ma in realtà è tutt'altro che da sottovalutare. Se è vero che dal punto di vista qualitativo, tecnico e psicologico il Toro è superiore al suo avversario, è altrettanto rilevabile quanto la squadra di Corini sia pericolosa proprio per la sua attuale posizione che la pone ancora tra le squadre che potrebbero scendere in serie B.
Ecco perché il Toro dovrà andare in campo concentratissimo sin dal primo minuto. Quando la squadra di Ventura parte col piede e la mente giusta, già al fischio di apertura di gara dell'arbitro, di solito non ci sono squadre che la dominano e il risultato lo portano sempre a casa. Occorrerà però pensare al Chievo Verona come ad una diretta concorrente per accedere all'Europa League e non come ad una compagine pericolante. Oltretutto Eugenio Corini dispone di due attaccanti che spesso han fatto spesso male al Toro, Paloschi e Thereau.
E' vero che oggi come oggi con la difesa granata al completo e in forma pochi sono gli attaccanti che possono far davvero paura ma guai a sottovalutare questi due giocatori, anche se Paloschi arriva da un infortunio ed è ancora in dubbio. Per il resto la squadra veronese senza i tanti infortuni sarebbe senza dubbio già salva: il Chievo ha sempre giocato bene ma oggi potrebbe scendere in campo senza Rubin, Dramè e Rigoni visto che arrivano tutti da infortuni, senza contare i tre squalificati ovvero Cesar, Frey, Hetemaj. I dubbi si scioglieranno all'entrata in campo.
Viste le tante defezioni e una squadra tutt'altro che in salute il Toro ha davvero la possibilità di fare sua la partita e avvicinarsi davvero alla definitiva consacrazione verso l'Europa, ma il Toro deve giocare da Toro, deve diminuire ai minimi termini il tasso di disattenzione, offrendo davvero il nulla agli avversari.
La forza di Cerci e Immobile non ha confini, una coppia gol che anche oggi potrà fare la differenza ma solo se avrà come sempre tutta la squadra compatta che giochi da squadra come è avvenuto contro l'Udinese. Lo schieramento granata dovrebbe essere quello titolare , già visto anche nell'ultima partita in casa contro i friulani.
Vincere a Verona nel giorno in cui , come disse il grande Indro Montanelli, il Grande Torino andò per sempre a giocare in trasferta, vuol anche dire onorare al massimo quei campioni. Vincere e tornare a Superga con i tre punti riempirebbe ancor più di orgoglio i tifosi granata.
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