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A Napoli è arrivata la terza sconfitta consecutiva a suggellare definitivamente l'apertura della mini-crisi dei granata. Sono stati tanti gli spunti di riflessione che il match di ieri ha offerto. Tanti aspetti negativi ma anche l'ennesima buona prestazione di Belotti che, dopo il gol al derby, si è ripetuto al San Paolo con una marcatura agrodolce, che lo proietta al primo posto della classifica marcatori di Serie A ma che non è servita a portare a casa punti preziosi.
FORMA SMAGLIANTE - Belotti è apparso ancora una volta in forma smagliante: tanto sacrificio, tanta corsa e la solita freddezza sotto porta. Non c'è dubbio il "Gallo" è il vero leader ed esempio della squadra. Un guerriero che lotta su ogni pallone e che sta raccogliendo i frutti di una maturazione che ha raggiunto il picco massimo proprio quest'anno. Il recente rinnovo contrattuale, con tanto di inserimento di una clausola "monstre", è il giusto merito per un ragazzo che ha sempre dato il 100% in campo. Ora Cairo, Mihajlovic e i tifosi non possono che coccolare il loro bomber che continua a segnare a raffica. Il Toro ora deve ricominciare a correre e, per farlo, non può che appoggiarsi saldamente al "Gallo", che non ha mai smesso di correre e non sembra avere nessuna intenzione di fermarsi.
"RECORD-BREAKER" - Continua il 2016 da sogno di Belotti. Dopo essere stato, nella seconda metà dello scorso anno, il giocatore italiano con più gol all'attivo, il "Gallo" granata non smette di segnare. Con 12 gol in 15 presenze l'attaccante non solo ha già eguagliato il suo record di gol in Serie A dello scorso anno ma ha anche agguantato la cima della classifica cannonieri del torneo, in concomitanza con Dzeko. I numeri di Belotti sono impressionanti: una media invidiabile di un gol ogni 105' minuti giocati e 3 assist forniti ai compagni. Inoltre il "Gallo", che porta sulle spalle il 35% delle reti totali del proprio club, offre sempre contributo essenziale per i compagni di squadra in termini di sacrificio. Il campionato è ancora lungo e i granata non possono che affidarsi al proprio bomber per rialzarsi e continuare a sognare l'Europa. E Belotti, in mattinata, ha anche incassato gli ennesimi complimenti di Cairo:"Belotti è fortissimo, mi piace soprattutto il suo spirito lottatore, non molla un pallone".
La Partita del San Paolo ha lasciato strascichi evidenti e ha dimostrato come un super-Belotti non basti più per portare a casa la vittoria. Ora il Toro deve ricompattarsi, ricominciare da capo senza perdere però le proprie certezze. Il momento è tutt'altro che roseo ma i margini e i valori per rialzarsi ci sono e, se Belotti continua a segnare così, si può continuare a sognare.
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