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Toro: benvenuto a Macugnaga terra di campioni

Redazione Toro News

Dal nostro inviato a Macugnaga Alberto Leproni

E’ un piccolo quanto accogliente borgo ritagliato fra i boschi e le montagne quello che fa da cornice alle sgambate di Muzzi e compagni. Un grazioso mondo che...

Dal nostro inviato a Macugnaga Alberto Leproni

“Con l’avvento del Toro è quasi tutto esaurito per le prossime due settimane e gli alberghi faticano a soddisfare le richieste di soggiorno che continuano ad arrivare” spiegano, mentre continuano a rispondere alle diverse domande dei turisti che continuano ad affollare l’ufficio. Cosa c’è da vedere a Macugnaga ? “Tante cose: questa è una delle colonie dei Walser, una popolazione alpina che da sempre vive nella montagna della montagna. C’è una miniera d’oro abbandonata visitabile anche senza prenotazione tutti i giorni. Si possono fare escursioni fino al Belvedere, a quota 2000, in seggiovia e anche oltre i tremila al Passo del Moro, dove se il tempo tiene si può vedere un grande spaccato della catena del Monte Rosa”, continua Alessandra Ferrari. E da mangiare qual è il piatto tipico ? “Pasta alla macugnanese, un piatto walser fatto di pasta corta, patate e tome locali, cipolla e pancetta”.

Merito anche dell’alloggio che la squadra e la dirigenza hanno trovato presso l’hotel Zumstein, omonimo di una delle vette più alte fra quelle che compongono il massiccio del Monte Rosa. Alte quasi quanto gli obiettivi e le speranze del presidente Cairo che ha “inviato” al seguito della truppa granata la mamma, la sorella Laura e la nipote. Ammirevoli, da questo punto di vista, l’attenzione con cui la famiglia del Presidente segue l’allenamento e si intrattiene con giocatori e staff tecnico, scherzando, spronandoli e facendo sentire a tutti la fiducia e l’affetto della famiglia.