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Toro-Bologna, perché sì e perché no: il 4 maggio dev’essere una spinta positiva

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

 

 

Per il Torino un avversario propositivo può essere un aspetto positivo. Lo dimostrano i cinque deludenti 0 a 0 contro squadre dietro in classifica tra le mura amiche. Proprio in quei pareggi senza gol i granata hanno perso punti pesantissimi nella lotta europea. Il Torino soffre contro avversari chiusi che aspettano e ripartono. Quando non trova pertugi, la fase offensiva del Torino si inceppa e l'unico asse che riesce a produrre qualcosa è quello composto da Bellanova e da Zapata. Il Bologna non avrà un atteggiamento di rimessa, quindi i granata potrebbero essere paradossalmente favoriti. L'aggressione alta e la giocata verticale nello spazio possono risultare quanto mai importanti.

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