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Toro, Bonazzoli fin qui inconcludente: più concretezza per essere spalla di Belotti

Toro, Bonazzoli fin qui inconcludente: più concretezza per essere spalla di Belotti - immagine 1
Focus on / 270 minuti giocati in granata e zero gol, ma soprattutto due gravi errori con Genoa e Crotone. L’attaccante ha ampi margini di miglioramento
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Federico Bonazzoli: 5 presenze con la casacca del Torino, 2 da titolare, 270 minuti giocati e zero gol. In estrema sintesi si potrebbe descrivere così il primo impatto dell’attaccante ex Sampdoria sotto la Mole. Un impatto non propriamente esaltante né per lui né per i tifosi. Ha disputato tutti e 90 i minuti contro il Cagliari, nel giorno del suo esordio in granata, e poi tutti e 120 i minuti di Coppa Italia. È subentrato, invece, con Lazio, Genoa e Crotone. Soprattutto contro i calabresi non è riuscito ad incidere nel momento migliore della squadra di Marco Giampaolo, ovvero nel momento in cui i granata hanno cercato di cambiare passo per ottenere la vittoria dopo non aver assolutamente brillato per un’ottantina di minuti.

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ERRORI DA MATITA BLU - Già a Genova aveva sprecato un’occasione da matita blu, ma contro il Crotone l’errore è stato ben più evidente. Ha mancato letteralmente il match ball che avrebbe donato tanto ossigeno al Torino. Per ora, perciò, il Bonazzoli visto a Torino è apparso inconcludente. Ovviamente, per ora. Nessun giudizio è definitivo, anzi. Bonazzoli, ne siamo convinti, ha ampi margini di miglioramento e soprattutto, essendo l’ultimo arrivato in compagnia di Amer Gojak, deve ancora completare il proprio inserimento nel Torino di Giampaolo. Un conto è essere stato allenato da Giampaolo a 17 anni, un conto oggi che di anni ne ha 23. Anche lui, come tutti, Giampaolo in testa, ha bisogno di tempo.

SPALLA BELOTTI - È chiaro, tuttavia, che dopo 5 presenze e dopo un paio di sbagli evidenti nelle ultime due uscite il posto al fianco di Belotti nell’attacco a due di Giampaolo resta aperto. Il “Gallo” ha bisogno di una spalla. Simone Zaza è prossimo al rientro, Simone Verdi non ha mai veramente convinto, Vincenzo Millico non è ancora pervenuto fin qui. Bonazzoli ha, perciò, mezzi fisici e tecnici per potersi guadagnare il posto da titolare, anche perché, come detto, la concorrenza non eccelle. Un gol potrebbe aiutarlo mentalmente, ma per realizzarlo dovrà essere più concreto rispetto a quanto visto nei suoi primi 270 minuti in granata tra Serie A e Coppa Italia.