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Il Toro lascia Cesena con un buon punto che rafforza le sue possibilità di accesso alla finale. Sostenuto dai cori e dai colori di una Maratona trasferitasi con duemila cuori al “Dino Manuzzi”, gli undici,...
"Il Toro lascia Cesena con un buon punto che rafforza le sue possibilità di accesso alla finale. Sostenuto dai cori e dai colori di una Maratona trasferitasi con duemila cuori al “Dino Manuzzi”, gli undici, incerottati, di De Biasi strappano un risultato che non dispiace né al mister né al…cassiere che, per domenica, ha già staccato oltre ventimila biglietti. Di fronte due squadre opposte per risultati (il Cesena con due successi negli ultimi dieci incontri, il Toro nove) e formazioni: i più giovani e agguerriti ragazzi di Castori ai più esperti e blasonati granata. Spinta dalla necessità di annullare lo svantaggio della posizione in classifica e forte del fattore campo, parte forte la squadra di casa, sostenuta dal pubblico delle grandi occasioni. Nel primo tempo il Toro cammina, il Cesena vola. Squadra corta, aggressiva e feroce nelle ripartenze, l’11 di Castori non lascia respirare Gallo e compagni nella zona mediana e ha in Salvetti il più micidiale degli stoccatori. Il Toro si presenta concentrato ma privo di Abbruscato e con Ardito non al meglio. Disorientata dal forcing locale la squadra granata non riesce a impegnare nemmeno una volta il portiere cesenate nei primi 45’ di gioco.
"Al 1’ Taibi si supera deviando in angolo una stoccata di Salvetti, ma nulla può 15’ più tardi sull’angolata punizione del capitano bianconero. Sorpreso da una finta di Lazetic, il portiere meno battuto del campionato si deve arrendere momentaneamente: 1-0. Potrebbe raddoppiare il Cesena dopo pochi minuti, ma Taibi si riscatta con un gran colpo di reni a deviare la stangata dalla distanza di Morabito. Al 31’ Brevi stende Bernacci con un intervento che Farina non giudica da penalty fra le proteste bianconere e fa proseguire. Sul capovolgimento di fronte bello scambio Lazetic-Vryzas-Lazetic che lascia partire un destro maligno rasoterra che sfiora il palo ed esce. Ma è il Cesena che sfiora ancora il raddoppio con Salvetti che, su servizio profondo di Morabito, sfugge a Melara ma non riesce a deviare in rete. Al 38’ Farina scontenta anche il Toro annullando, inspiegabilmente, una rete a Longo su indicazione del guardalinee. Le proteste dei granata sono vibranti e Longo finisce sul tabellino dei cattivi. E’ destino però che la forza del Toro venga fuori alla distanza. Allo scadere di un primo tempo dominato dai padroni di casa, in cui la De Biasi band non ha mai impensierito Turci arriva il pareggio. Muzzi sfonda sulla destra dell’attacco granata e serve l’accorrente Longo, bravo a entrare in area, controllare e battere Turci. 1-1 e tutti a prendere il tè.
"La ripresa sembra segnare il bis del primo tempo: è ancora Taibi a respingere, di piede, un tiro gol di Bernacci, ma al 3’ arriva il secondo tiro in porta dei granata con Vryzas che, di testa su corner di Gallo, impegna Turci. Comincia a emergere la stanchezza del Cesena e De Biasi prova a fare sua l’intera posta in palio mandando in campo Rosina per Muzzi, sfinito.
"Palla a terra e scambi stretti vuole il pragmatico di Sarmede e quando i suoi ci riescono per il Cesena sono dolori. Come quando Lazetic prima e Rosina poi mettono Vryzas nelle condizioni migliori per raddoppiare, servendolo a due passi dalla linea di porta, ma al campione greco i gol facili non piacciono. E’ ancora il Cesena a cercare il vantaggio ma Taibi è attento, protetto da una difesa in cui il solo Nicola ogni tanto si lascia sorprendere. Balestri riesce a contenere le sfuriate di Ferreira Pinto, mentre Gallo soffre il dinamismo dei giovani di Castori, senza riuscire a incidere sul gioco offensivo. Longo dal canto suo è un monumento per spirito di abnegazione. L’ingresso di Stellone non porta fortuna all’attacco granata che si rende pericoloso con due conclusioni dalla distanza del romano e di Rosina. Finisce 1-1, una buona premessa per il ritorno in uno stadio che si annuncia stracolmo di passione granata.
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