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""E’ importante che la prossima stagione tutti i giocatori vogliano disputare l’anno migliore della loro vita. Dovranno tutti essere innamorati della maglia granata, altrimenti con me avranno vita difficile". Queste le parole con cui Walter Mazzarri, al termine della partita vinta 1-2 contro il Genoa, ha salutato il campionato 2017/2018. Un'annata difficile, a tratti deludente, quella vissuta dal Torino. Ma che lascia buone basi in vista del futuro. Un futuro la cui parola d'ordine non sarà "rivoluzione", bensì "evoluzione".
"MENTALITA' - Un Torino due punto zero, fatto di conferme celebri e acquisti mirati, ma soprattutto fatto di uomini che abbiano la mentalità giusta. Uomini disposti a dare il 110% per i compagni, per la maglia e per i tifosi. Questo trapela dalle parole di Urbano Cairo e Gianluca Petrachi. Il patron e il direttore sportivo granata infatti, a qualche giorno dalle dichiarazioni del tecnico di San Vincenzo, hanno calcato la linea già tracciata dal mister qualche giorno fa: “Non faccio nomi, dovrò individuare prima l’uomo e poi il calciatore - le parole dell'uomo-mercato del Torino - Quest’anno è mancata la coesione del gruppo: c’era chi voleva giocare e chi non gradiva la panchina. Chi arriverà dovrà conoscere lo spirito del Toro".
"MERCATO - Lo stesso spirito-Toro che chiedeva Mazzarri qualche settimana fa. L'orgoglio di vestire la maglia granata, la motivazione di chi vede nel Torino un punto d'arrivo e non una bella passerella in cui mettersi in mostra per partire poi verso lidi più floridi. Insomma, prima viene la squadra. Un messaggio arrivato forte e chiaro, che inevitabilmente condizionerà futuro e mercato. "Ora dobbiamo fare il punto sulla rosa che abbiamo e fare gli interventi giusti per costruire una squadra che parta con il piede giusto il prossimo anno - ha continuato Cairo nel giorno del suo sessantunesimo compleanno, strizzando un occhio al futuro - Meglio un numero ristretto di giocatori che però possano essere considerati tutti dei potenziali titolari". Non ci sono dubbi: per crescere innanzitutto servirà un cambio di mentalità. A prescindere dai "nomi" dei giocatori che arriveranno, sarà fondamentale individuare uomini con la voglia e l'umiltà di conquistarsi un ruolo importante all'interno del Torino. Parola di Cairo, Mazzarri e Petrachi.
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