Il 2-0 casalingo contro il Lecce vale il dodicesimo clean sheet del campionato per il Torino, che è riuscito a mantenere la rete inviolata nonostante un pacchetto arretrato inedito composto da Djidji, Lovato e Masina. E' vero, di fronte non c'era uno dei migliori attacchi del campionato (il Lecce è solo il 13° più prolifico in A), ma una tale solidità difensiva non era per nulla scontata, soprattutto considerando le assenze in contemporanea dei tre titolari Buongiorno, Schuurs e Rodriguez.
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Toro, cambiano gli interpreti ma non il risultato: con il Lecce un altro clean sheet
Toro, dodici clean sheet in 24 gare: l'ultima volta nel 1991/1992
—Se la fase offensiva non è di certo brillante, quella difensiva, parlano i numeri, è molto molto buona. Dopo 24 giornate di campionato, la truppa di Juric è la terza difesa meno battuta (solo Inter e Juventus hanno subito meno gol) e, per la prima volta dal 1991/1992, ha registrato almeno 12 clean sheet dopo 24 gare. In quella stagione, le reti inviolate furono 13 ed il Toro concluse al terzo posto in classifica a fine anno.
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Fattore Grande Torino: con la Lazio può arrivare il terzo clean sheet casalingo consecutivo
—L'Olimpico Grande Torino è un fattore per il rendimento difensivo: i granata hanno subito un solo gol negli ultimi sei match casalinghi in campionato, mantenendo la porta inviolata nei due più recenti. Contro la Lazio, il Toro potrebbe registrare il terzo clean sheet casalingo di fila in Serie A per la prima volta dal periodo tra il dicembre 2018 e il marzo 2019. In quell'annata, con Walter Mazzarri in panchina, le reti involate consecutive furono 5.
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