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Toro, capitolo rinnovi: l’adeguamento di Ginetis è (solo) un buon primo passo
Gvidas Gineitis è passato dall'essere uno dei capisaldi della Primavera di Scurto ad un giovane promettente lanciato titolare da Juric nel prestigioso palco della Scala del calcio di San Siro contro il Milan. Il Torino ha dimostrato di puntare sul centrocampista lituano, legandolo al club granata con un rinnovo fino al 2026. Il significato del nuovo contratto è quasi un atto dovuto nel calcio di oggi: un adeguamento del trattamento è sempre necessario quando si promuove un giocatore dalla Primavera alla prima squadra. Nel finale di stagione il 2004 potrà giocarsi le sue carte, sebbene gli spazi potrebbero diminuire a causa del rientro di Ricci e dell'arrivo nel mercato invernale di Ivan Ilic dal Verona.
Gineitis ha esordito in Serie A contro il Milan regalando una buona prestazione, nonostante sia stata macchiata da un cartellino giallo. "Ha giocato una partita normale, ma può fare meglio" aveva sottolineato Juric, che nutre grande stima per lui e dalla pausa per il Mondiale in poi lo ha aggregato definitivamente alla prima squadra. Al termine della gara il ragazzo aveva condiviso le sue emozioni su Instagram: "È ancora difficile credere che il mio sogno si sia avverato ieri: l'esordio in Serie A! Fin da bambino sognavo di giocare ai massimi livelli e ieri ho capito cosa vuol dire giocare con giocatori fortissimi e davanti a 70mila persone. Non dimenticherò mai questo momento. Ho avuto bisogno di lavorare molto, metterci pazienza, tenacia e dedizione per realizzare il mio sogno [...]". Il classe 2004 ha la fiducia del tecnico e in assenza di Ricci, squalificato col Bologna, non è detto che non possa tornare utile nelle rotazioni.
Gvidas Gineitis è arrivato a Torino dalla SPAL nell'operazione di Ludergnani per portare Seck in granata. Il lituano ha un fisico importante (187 centimetri) e sa abbinare alla quantità anche la qualità negli inserimenti. Con Scurto quest'anno, dopo una bella stagione con Coppitelli, era arrivato a quattro gol e due assist, prima di essere aggregato alla Prima squadra nel ritiro in Spagna. Intanto ha esordito anche con la Nazionale lituana nello scorso novembre contro Islanda ed Estonia. Juric e il Toro puntano su di lui, ora deve dimostrare di poter esser un calciatore importante anche nel calcio dei grandi.
Il prolungamento di Gineitis rappresenta un buon primo passo per le operazioni di rinnovo del club granata, con Davide Vagnati che sul suo tavolo ha molti altri e più scottanti dossier. Tra questi c'è sicuramente quello riguardante Michel Adopo, un altro che quest'anno sta dimostrando di poter stare bene nella massima categoria. Juric è stato il primo allenatore del Toro ad avere piena fiducia in lui: una trattativa esiste, come ha fatto capire lo stesso agente del giocatore in una dichiarazione di qualche settimana fa. Ma non è ancora andata in porto. E non è escluso che Vagnati, quando una settimana fa affermò di "non voler forzare nessuno, perchè se qualcuno non è convinto di rimanere prenderemo altri giocatori", si riferisse proprio a lui. Altri giocatori importanti per Juric, come Djidji e Aina, sono in scadenza a giugno 2023. E il capitolo delle scadenze 2024 riguarda invece titolari come Vanja, Singo e Rodriguez.
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