Toro con il Chievo centrocampo da rivoluzionare

Le assenze di El Kaddouri e Farnerud spingono il tecnico Giampiero Ventura a ridisegnare il centrocampo. Cosa che però non spaventa viste le capacità del tecnico genovese di adattarsi sempre e di fronteggiare le emergenze.

 ASSENZE CHE PESANO - Nella partita di domenica non ci sarà il giocatore che ha dato maggiori garanzie nelle ultime partite. Il "Principe di Svezia" dopo un inizio zoppicante si era ripreso alla grande riuscendo ad integrarsi perfettamente nel gioco di questo Toro e la sua assenza peserà parecchio. Lo svedese infatti sia nella gare contro l'Udinese, decisa anche da un suo gol, che in quella contro la Lazio ha mostrato di essere un tassello imprescindibile nello scacchiere di Ventura. In fase offensiva il suo contributo è ormai fondamentale. Ogni qualvolta che decide di inserirsi e di tagliare la difesa avversaria il Toro riesce sempre a creare azioni di gioco pericolose. Ma non sarà l'unica assenza a pesare. Domenica mancherà infatti anche la precisione di El Kaddouri, costretto ancora una volta ai box da un problema fisico. Ventura era riuscito finalmente a trovargli una posizione congeniale e da quando è stato spostato sulla trequarti non ha mai steccato. Il suo supporto alla coppia avanzata era ormai una certezza.

LE ALTERNATIVE - Ora Ventura sarà però costretto a reinventarsi qualcosa, a partire dal modulo. Se è vero che il Toro scenderà in campo con un 3-5-2 il tecnico dovrà ridisegnare la mediana: su Vives non ci sono dubbi ma è ancora da capire chi saranno i due interni. I favoriti sono Brighi e Basha anche se non è da escludere che Ventura possa inserire uno tra Gazzi e Bellomo. Il primo offrirebbe maggiore solidità in fase di disimpegno mentre il secondo darebbe più alternative in più in fase di costruzione anche perchè senza Farnerud ed El Kaddouri al centrocampo mancherà proprio una buona dose di qualità, carattersitica che il barese può offrire.