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Nessuna squadra può far tremare questo Toro, nemmeno la Roma di Garcia che si è presentata ieri pomeriggio all'Olimpico ancora al secondo posto in classifica e comunque con un 'carico' di giocatori importanti che nulla hanno a che vedere con l'organico del Toro. Due realtà diverse eppure per i primi 45 minuti questa differenza non si è mai vista grazie ad un Toro che ha controllato bene la partita lasciando colpevolmente una sola volta avanzare e tirare Iturbe in maniera pericolosa con palla che comunque è andata a sfiorare la traversa. Poi un tiro a testa nello specchio della porta e nulla di più.
Se ieri si sono affrontati due organici cosi potenzialmente diversi così lo erano anche gli obiettivi e il Toro da questo pareggio ne esce vincitore comunque con la sottolineatura di un pareggio immediato dopo solo dieci minuti dal rigore che ha calciato Florenzi e che ha fatto sognare la Roma. In realtà il gol di Maxi Lopez ha fatto sbandare paurosamente i giallorossi di Garcia che nei minuti successivi sono stati attaccati pericolosamente dalle manovre granata e con Maxi Lopez ancora al tiro ma rimpallato da un avversario.
Un pareggio che dimostra la maturità sempre più acquisita dalla squadra di Giampiero Ventura. Una compagine quella granata che non si arrende mai e che addirittura ha finito la partita in attacco alla ricerca del gol della vittoria.
Il risultato di ieri porta il Torino ha mantenere una posizione molto interessante in classifica tenendo a distanza squadre ben più potenzialmente attrezzate ma soprattutto lo fa rimanere nel gruppone che insegue il sesto posto in Europa League.
Non è arrivata la vittoria ma la conferma che il Toro non molla nulla al raggiungimento del suo obiettivo. Difficile da raggiungere, è vero ma è anche vero che questa stagione è davvero da incorniciare. Un Toro che ha dimostrato di aver acquisito una mentalità vincente, altrimenti non avrebbe portato a casa il pari da una partita come quella di ieri. Il carattere dei giocatori granata esce sempre nei momenti più importanti e così è stato anche ieri dopo la concessione del rigore.
Il Moretti arrabbiato è il simbolo di un Toro che non vuole perdere ingiustamente. Il penalty c'era anche se la caduta di De Rossi è stata accentuata e sicuramente più che il Moro è stato il giallorosso ad agganciare il granata per poi trascinarsi e cadere. Comunque situazioni così sono da rigore., ma sono anche situazioni che fanno crescere la rabbia e il carattere dei granata che per4 nulla arrendevoli hanno iniziato a macinare gioco fino al raggiungimento del pareggio.
Sui singoli c'è da riconoscere la grande prestazione di Padelli decisivo almeno tre volte con tre parate ed una bella uscita uno contro uno su Ljajic facendo scudo e mandando in angolo. Buona anche la partita di Bruno Peres, che ormai sembrava latitare da tempo in positivo. Il resto della truppa ha fatto quello che doveva fare con un Gazzi sempre eccelso gladiatore che meriterebbe almeno la convocazione in nazionale. Glik non ha segnato ma è stato un baluardo imperioso in difesa. Un po' in sordina invece sia El Kaddouri che Martinez ma il pareggio è merito di tutti.
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