La gara contro il Sassuolo ha rappresentato il primo vero passo falso di questo avvio di stagione del Torino. I granata erano già incappati in sconfitte contro Atalanta ed Inter, ma soltanto contro i neroverdi è stata palese un'involuzione anche sul piano del gioco oltre che su quella del risultato.
IL TEMA
Toro, che fatica a sinistra: pesano le assenze di Rodriguez, Ricci e Vojvoda
Passo indietro: è mancata la prestazione
Gli uomini di Juric hanno faticato ad imporre il proprio gioco e ad essere dominanti come avevano abituato. Basti pensare che appena sette giorni prima la squadra aveva saputo convincere sul piano del gioco a San Siro, costruendo un numero di palle gol decisamente superiori all'Inter. L'unico elemento in comune tra le ultime due sfide è stata invece la beffa nei minuti finali di gioco, ormai una maledizione per i granata: dopo Brozovic, questa volta è stato Alvarez a punire il Toro a pochi istanti dal triplice fischio. E così, quella che sembrava una partita priva di emozioni ormai incanalata verso lo 0-0, si è trasformata nella seconda beffa consecutiva.
Non solo Ricci: il peso delle assenze
Andando ad analizzare quella che è stata la partita, emerge l'importanza delle assenze tra i granata. La mancanza di Ricci si era già fatta sentire nelle scorse settimane, a maggior ragione in assenza di un vero e proprio sostituto del numero ventotto. A questa si sono sommate anche le assenze dell'ultimo minuto di Rodriguez e Vojvoda, fermati rispettivamente dalla febbre e da un fastidio muscolare. Sono dunque venute a mancare pedine importanti per Juric, con un'importante conseguenza: la catena di sinistra è stata da ridisegnare. E questo ha avuto un peso in una partita in cui il Torino è stato indotto dal Sassuolo a costruire dal basso poichè i neroverdi, come spiegato dal tecnico Dionisi, hanno evitato una pressione alta per evitare di farsi scavalcare dai lanci lunghi di Milinkovic-Savic.
Rodriguez-Vojvoda-Ricci: la catena di sinistra
Juric ha dovuto rinunciare contemporaneamente a tre giocatori che rappresentano importanti fonti di gioco nella stessa zona del campo. Dell'importanza di Ricci in fase di costruzione dal basso si è già detto abbastanza, lo stesso discorso si può estendere a Rodriguez: la tecnica e l'intelligenza tattica dello svizzero rappresentano un'arma importante per far ripartire il gioco. E se a queste si aggiunge anche l'assenza di Vojvoda, reduce da un'ottima partita a San Siro, è chiaro che la situazione diventa più complicato. In difesa è toccato a Buongiorno che - aldilà degli errori in fase difensiva visti contro il Sassuolo - non ha la stessa abilità di Rodriguez in fase di impostazione. Discorso analogo per Linetty, che ha caratteristiche completamente diverse da Ricci e non ha sicuramente nell'impostazione il proprio punto di forza. Se l'è cavata meglio Lazaro, parso in crescita ma non ancora ai livelli dell'ultimo Vojvoda. Insomma, contro il Sassuolo si è vista una catena di sinistra decisamente rimaneggiata e le assenze si sono fatte sentire soprattutto in fase di impostazione: se a San Siro il problema era stata la poca precisione sotto porta, contro il Sassuolo sono proprio mancate le occasioni da rete, e proprio qui sta il passo indietro di cui ha parlato Juric.
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