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Campionato / Arrivati alla sosta natalizia, granata lontani dalle zone d'elite e più vicini al baratro rispetto a quanto ci si aspettasse
"Dopo le partite di ieri si è chiuso il sedicesimo turno, l'ultimo prima della pausa natalizia ed anche l'ultimo di questo 2014. A questo punto della stagione dare uno sguardo alla classifica restituisce sicuramente delle informazioni più veritiere sulle stagioni che stanno facendo le 20 squadre di Serie A. Il Toro, in questo momento, si barcamena in piena lotta salvezza, ma il centro della classifica non è così lontano. In questa specie di limbo in cui il Toro si trova, la "zona rossa", ossia le ultime tre posizioni della graduatoria, è a distanza di sicurezza, ma la zona Europa rischia di essere troppo lontana. Il Toro, però, è bene non scordarselo, ha raccolto risultati molto importanti in campo europeo a partire dagli spareggi di agostana memoria fino ai sedicesimi di finale che vedranno i granata in campo contro una delle realtà più gloriose d'Europa e, si sa, l'impegno continentale toglie energie al campionato. Una flessione di risultati rispetto alla passata stagione era da mettere in conto, a questo si aggiungono anche i rigori sbagliati che potevano garantire tre/quattro punti in più e la classifica del Toro è presto fatta. Tempo per rimediare ce n'è, l'ultima squadra agganciata al treno dell'Europa, la Fiorentina, ha 24 punti, sette in più del Toro, specialmente in questo periodo dell'anno sognare non è proibito. Il Toro, fino ad adesso ha veramente sbagliato poche partite: Sampdoria, Roma e Helsinki, segno che la squadra c'è ed è sul pezzo, ha avuto qualche battuta d'arresto perdonabile, ma la situazione non è così negativa come sembra. La classifica, a questo punto della stagione esprime valori abbastanza affidabili, però il Toro ha discrete attenuanti riguardo la sua posizione. La sosta permetterà ai granata di ricaricare le batterie, sempre aspettando novità dal mercato. Il Toro che si ripresenterà ai nastri di partenza della Serie A sarà un Toro più motivato dopo la vittoria sul Genoa e più fresco fisicamente, i tour de force degli ultimi mesi possono essere messi un attimo da parte. Fino a febbraio testa solo sul campionato, perchè risalire la china non è impossibile.
"Adesso diamo uno sguardo a tutta la classifica in ogni posizione partendo dalla zona delle squadre più a rischio di retrocessione fino alle prime della classe che si giocano l'Europa che conta ed anche lo scudetto.
"ZONA ROSSA - In fondo alla classifica la lotta per non retrocedere sta delineando piano piano una sua gerarchia. In ultima posizione c'è il disastrato Parma con 6 punti. Sarebbero 7, ma gli emiliani debbono anche fare i conti con la penalizzazione di un punto. Penultimo c'è il Cesena che ancora deve vedere i frutti del cambio in panchina dopo l'esonero di Bisoli e l'arrivo di Mimmo Di Carlo. Il Cagliari, che sta valutando il da farsi riguardo alla guida tecnica fin qui di Zeman, ha raccolto 12 punti e, come sempre per le squadre del boemo segnato parecchio, ma anche subito parecchi gol. Una prima linea di discontinuità può essere individuata qui, perchè le tre squadre al di sotto di questa linea rischiano seriamente di essere nella stessa posizione anche a maggio.
"LOTTA SALVEZZA - Al di sopra della linea c'è l'Atalanta con 15 punti. Ai bergamaschi, però, sta mancando parecchio il contributo in termini realizzativi degli attaccanti con Denis fermo a tre gol, di cui due su rigore, Maxi Moralez ed il PapuGomez sembrano le ombre di loro stessi, ma la squadra di Colantuono ha tutte le carte in regola per essere salva molto prima dell'ultima giornata. A 16 punti c'è il Chievo fresco vincitore del derby di Verona grazie al ritrovato Paloschi, i gialloblu possono contare su un'ottima organizzazione difensiva, ma per risalire in classifica servono i gol degli attaccanti. A 17 punti, come detto, c'è il Toro insieme a Empoli e Verona, se i veneti sembrano incapaci di vincere in casa, l'Empoli, a piccoli passi e grazie al duro lavoro di Sarri e della squadra sta costruendo un piccolo miracolo.
"CENTRO CLASSIFICA - Altra discontinuità con 4 squadre in due punti. Si parte con il Sassuolo a quota 20, i neroverdi hanno trovato la solidità difensiva che in parecchie occasioni gli era mancata nella passata stagione ed ora si propongono come squadra che può davvero ambire ad una salvezza tranquilla, e magari anche qualcosa in più. A 21 punti c'è l'Inter in crisi d'identità che sta cercando di trovare tranquillità e continuità dopo l'esonero di Mazzari e l'arrivo di Mancini. A 22 la strana coppia Palermo-Udinese con i siciliani che stanno volando sulle ali di Dybala e Vazquez mentre la cura Stramaccioni-Stankovic sembra aver davvero giovato ai friulani.
"PRIME DELLA CLASSE - Due punti più in alto inizia la zona Europa con la Fiorentina a 24 sempre senza attaccanti, il Milan a 25 grazie ad un delicato equilibrio trovato da Inzaghi, poi Genoa a 26 ed altro terzetto a 27 con Sampdoria, Napoli e Lazio. Le squadre che rappresenteranno l'Italia nelle coppe europee edizione 2015/2016 dovrebbero uscire da qui. La corsa a due per lo scudetto è sempre nel vivo, Juve e Roma sono separate da tre punti con bianconeri a 39 e giallorossi a 36, la Roma, che aspetta il miglior Strootman ed anche un centravanti sta ancora subendo l'onda lunga del tracollo casalingo contro il Bayern, mentre la Juve ha superato il turno in Champions League ed ha trovato conferme anche in Europa al culmine di un dominio incontrastato da anni in Italia.
"La classifica di questa Serie A si prepara ad essere modificata dalla ripresa delle operazioni il 5/6 gennaio, ma alcuni dei valori fin qui espressi non possono mutare di molto. Il Toro ha trovato tre punti pesantissimi contro il Genoa e la sosta arriva nel momento migliore della stagione perchè le energie della squadra sono davvero al minimo, aver giocato 10 partite in più rispetto a tutte le squadre con un classifica simile ai granata incide e non poco ai fini della classifica, va anche ricordato come il Toro, Genoa e Fiorentina a parte, ha incontrato tutte le prime della classe in trasferta, mentre l'andamento all'Olimpico è stato di discreto livello.
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