Che brutta sberla si è preso il Toro ieri a Marassi! A volte gli schiaffoni possono arrivare anche quando non si meriterebbero, ma la prestazione assolutamente indecorosa, senza grinta, senza carattere, fa si che queste sberle siano meritate in tutto e per tutto! Il dato positivo di questo tracollo è che sia capitato alla seconda giornata di campionato, quindi con tutto il tempo a disposizione per rimettere a posto le cose o rivedere certi meccanismi e giocatori.
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Toro, che sberla doriana!
D'altronde, non può essere questo il vero Toro che ieri ha patito le pene dell'inferno contro la Sampdoria... Solo un paio di settimane fa, la squadra si era espressa bene contro l'Inter - tanto che avrebbe meritato la vittoria - mentre oggi la vediamo piangere con due gol sul groppone ma soprattutto annichilita dalla prestazione doriana che ha dominato in lungo e in largo. Il Toro, insomma, non è mai sceso in campo, troppo molli, mai una manovra degna di questo nome, troppo fermi e senza illuminazione. Le ripartenza blucerchiate erano spine per i granata che hanno sempre patito dal primo minuto il pressing asfissiante dell'avversario. Troppi i giocatori granata apparsi fuori condizione o comunque sotto il livello di qualità a cui eravamo abituati. Il fallimento della linea mediana ha spaccato la squadra in due: non è mai riuscita in fase di costruzione a mettere nelle condizioni il Toro e i suoi attaccanti di offendere: mai un invenzione o un assist. Praticamente sia Larrondo che Quagliarella sono sempre rimasti soli.
E' mancata la spinta sulle fasce di Molinaro e Maksimovic tanto quanto gli inserimenti di Nocerino e di El Kaddouri, se poi a ciò aggiungiamo che il Vives dello scorso anno è un lontano ricordo - ieri ha sbagliato tutti gli appoggi possibili, sia in avanti che indietro - le difficoltà di una squadra apparsa senza grinta aumentano. Inoltre, senza i veri incontristi - molto meglio Basha dell'attuale Nocerino - forse sarebbe stato il caso di far giocare dal primo minuto il super Gazzi visto 15 giorni fa, capace di dettare i tempi ma soprattutto di essere un "gladiatore di centrocampo". Ciò ha portato all'altro isolamento, ovvero quello della retroguardia, che si è trovata spesso in difficoltà sia per vie laterali che per vie centrali da dove arrivavano a spron battuto i giocatori blucerchiati. Inoltre, sull'uno contro uno i difensori granata hanno perso più di un contrasto (guardare il secondo gol di Okaka, che ha fatto fuori in progressione spalla contro spalla ben tre giocatori).
E' chiaro che se manca il cuore pulsante di una squadra (ovvero il centrocampo), di conseguenza va in tilt tutto l'intero sistema offensivo e difensivo: questo è successo ieri ai granata. Un po' meglio il Toro è andato con l'ingresso di Amauri: il ragazzone in area avversaria si è fatto subito sentire, ma ormai i giochi erano fatti, mentre la Sampdoria aveva di fatto abbassato il suo baricentro cercando di colpire in contropiede. Un appunto su Quagliarella: deve cercare la migliore posizione in campo e soprattutto cercare di fare più movimento, altrimenti diventa troppo prevedibile. Ieri è stato troppo statico e lento e da lui ci si aspettano molti gol! Nemmeno Padelli è riuscito a salvarsi: infatti sul gol preso sul suo palo, quello su punizione di Gabbiadini, la barriera era ben posizionata, ma parte in ritardo o almeno sembra scattare con poca prontezza. E' andato davvero tutto troppo male per essere un vero Toro, per cui questa squadra deve tirarsi su le maniche e metterci più voglia, più energia e più impeto. I giocatori e le alternative in questo organico ci sono: Gazzi, Sanchez Mino e lo stesso Amauri sono tre giocatori che possono dare molto alla causa granata e, vista la partita di oggi, ci si augura di vederli presto in campo.
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