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- Redazione TORONEWS
In attesa che si pronunci il giudice sportivo sulla gara non disputata a Bergamo, in casa Toro il pensiero è già rivolto alla sfida casalinga contro la Fiorentina. La partita è infatti regolarmente in programma domenica 9 alle 14.30 al Grande Torino, ma la presenza dei granata è tutt’altro che scontata. Anzi, il provvedimento dell’Asl parla chiaro: l’intero gruppo squadra è stato posto in quarantena e non potrà presentarsi allo stadio per la gara. Stando al nuovo protocollo della Lega Serie A, non ci sarebbero però gli estremi per un rinvio.
LA QUARANTENA - Oltre ad aver definito illegittimi i provvedimenti delle Asl, la Lega ha provveduto a stilare nuove regole per evitare che la crescita dei contagi fermi troppe partite. Attendendosi al nuovo protocollo, sarebbero considerati disponibili tutti i giocatori negativi al tampone. Nel caso specifico dei granata, per la Lega Serie A non potrebbero partecipare alla gara solamente i sei giocatori e i due membri dello staff che hanno contratto il Covid. C’è però un importante problema di fondo: presentarsi domenica allo stadio significherebbe violare la quarantena e commettere un reato.
LA PRIMAVERA - Il nuovo protocollo metterebbe quindi il Toro di fronte ad un bivio: rinunciare ai giocatori della prima squadra o impiegarli comunque, violando però le disposizioni dell’autorità sanitaria e commettendo quindi un reato. In seconda istanza, ci sarebbe un’ulteriore possibilità: pur di mandare avanti il campionato, vengono considerati disponibili tutti i giocatori della Primavera nati nel 2003. E proprio questa via rappresenterebbe la soluzione per non sfociare nel penale né andare incontro a sconfitta a tavolino e penalizzazioni: presentarsi domenica con la Primavera di Coppitelli per sfidare la prima squadra della Fiorentina.
LA POSIZIONE DEL TORO - Si tratterebbe insomma di uno scenario surreale che ha trovato la decisa opposizione del presidente Cairo. “Non è giusto fare giocare una squadra a tutti i costi se non ha i giocatori, non ha senso dire che devono giocare anche i Primavera nati entro il 2003” ha spiegato il patron granata, indicando la Premier League come modello da seguire: “I contagi in Inghilterra erano molto alti ma hanno salvaguardato il campionato e allo stesso tempo il merito sportivo: se i positivi sono troppi, la partita si rinvia e si recupera”. Sì attendono sviluppi, dunque, con il rischio sullo sfondo di nuove battaglie davanti alla giustizia sportiva. Perché vedere solo Fiorentina ed arbitri in campo, ad oggi, sembrerebbe lo scenario più verosimile.
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